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Il resto del biglietto? Il «Pan tramvai»


A Natale 2009 torna sulle tavole dei milanesi il «Pan tramvai», il «panettone dei poveri». Il dolce tipico della Brianza, che doveva il suo nome curioso al fatto che, all'inizio del secolo scorso, lo si comprava con il resto del biglietto del tram (la cui prima linea fu la Milano-Monza inaugurata nel 1899) torna dunque ad addolcire le feste, con l'antico nome e con una testimonial d'eccezione, Susanna Messaggio, grazie alla ripresa della produzione da parte degli artigiani fornai sotto il controllo del Comitato dei Maestri pasticceri della Brianza. La presentazione delle pasticcerie, dei panificatori e dei ristoranti dove si potrà acquistare il dolce di pane, canditi e uvette, si è
svolta presso la sede della Camera di commercio di Monza e Brianza. Il progetto, legato anche a Expo 2015, è sostenuto dalla Camera di commercio di Monza in collaborazione con l'Unione del Commercio di Milano, EPAM e Apa Confartigianato.

In generale, per la loro tavola natalizia, le famiglie lombarde scelgono gusti genuini e sapori tradizionali: la tendenza è di privilegiare la qualità dei prodotti nostrani, anche se costano di più; un lombardo su cinque crede che i prodotti tipici richiamino le tradizioni. Complessivamente i lombardi nel mese delle feste spenderanno più di 120 milioni di euro tra vini, formaggi, salumi e dolci tipici del territorio: il dato emerge da una stima e da un'indagine condotta dall'Ufficio studi della Camera di commercio di Monza e Brianza.
Il Pan tramvai è un prodotto da forno a pasta morbida. Ha una forma rettangolare, dovuta allo stampo di cottura a vaschetta. Tra gli ingredienti, acqua, farina, zucchero, uova fresche, burro, lievito, sale e uvetta sultanina. Volendo, anche miele, vaniglia, noci e fichi. Potrà essere acquistato nelle panetterie e pasticcerie che hanno aderito all'iniziativa - in totale una trentina - ma anche in una dozzina di ristoranti, che hanno deciso di inserirlo nei loro menù.

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