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Expo 2010: "La città dell'uomo"


Expo 2010, l’Italia svela il suo volto: il concept del padiglione che rappresenterà il nostro paese all’Esposizione Universale in programma a Shanghai dal maggio all’ottobre dell’anno prossimo è stato presentato mercoledì scorso durante una serata speciale al MOCA, il Museum of Contemporary Art della megalopoli cinese. Secondo l’Ambasciatore d’Italia in Cina Riccardo Sessa il tema del padiglione, “Le Città dell’Uomo”, si sposa perfettamente con quello dell’Expo, “Better City-Better Life”: “È un’occasione perfetta per mostrare cosa l’Italia sta facendo in Cina e cosa Italia e Cina possono fare insieme - ha detto Sessa - e per fare vivere ai visitatori l’esperienza di quelle ‘città con un’anima’, come Italo Calvino faceva dire a Marco Polo, che sono così caratteristiche dello stile di vita italiano”. Uno stile di vita
che secondo il commissario generale all’Expo Shanghai 2010 Beniamino Quintieri è fondato su un rapporto sostenibile con il territorio: “In Italia la qualità della vita data da una sintesi di tradizioni che hanno condotto l’economia artigianale a svilupparsi in un’economia avanzata, esemplificata dal modello dei distretti industriali. Il padiglione italiano sarà un biglietto da visita di tutto ciò, costruito con materiali innovativi, come ad esempio vetri che consentono un risparmio di energia tramite il controllo della temperatura e un cemento trasparente capace di filtrare la luce. Si tratta di brevetti italiani che pensiamo possano trovare un ottimo mercato in Cina”. Ma come si svilupperà l’interno del padiglione? All’entrata ci sarà una ricostruzione del fronte scenico del Teatro Olimpico di Vicenza, opera di Andrea Palladio, per introdurre i visitatori a quella che il prof. Davide Rampello, presidente della Triennale di Milano, ha definito una “narrazione” attraverso la quale conoscere l’Italia. Una prima sala, dedicata al movimento, ospiterà esempi della creatività italiana e icone come Ferrari, Isotta Fraschini e moto Ducati; le sale 2 e 3 mostreranno il rapporto tra arte e tecnologia in Italia, con la riproduzione di laboratori artigianali e siti industriali, con settori che vanno dal trasporto sostenibile alle macchine utensili, fino alla progettazione e alle tecnologie per la casa; le sale 4 e 5 saranno dedicate rispettivamente a cibo e creatività e alle “tecnologie del buon vivere”. Ogni sala sarà collegata alle altre attraverso corridoi con scenari in movimento che si focalizzeranno sui paesaggi italiani, mentre la grande corte centrale è stata ideata come luogo di incontro dedicato ai piaceri della vita. “È ancora presto per fare una stima dei costi totali - ha spiegato Beniamino Quintieri - visto che la nuova finanziaria non è stata ancora approvata. Contiamo molto sulla risposta dei privati, delle Regioni e di enti come ICE. Non vogliamo gravare eccessivamente sul pubblico e finora, nonostante a crisi si faccia sentire, la risposta delle aziende mi sembra positiva. L’Expo di Shanghai sarà una vetrina senza paragoni per tutte le imprese che vogliono farsi strada in Cina”.

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