Relax,
valorizzazione del territorio, rispetto per l’ambiente e promozione
sociale. Tutto questo è turismo sostenibile, Se ne è parlato oggi
alla Borsa internazionale del turismo (Bit) di Milano, evento che
ogni anno richiama 90mila visitatori da tutto il mondo, al convegno
“Turismo e sostenibilità energetica: propulsori di sviluppo
sostenibile”, organizzato dal Pontifico Consiglio per la pastorale
dei migranti e degli
itineranti, dalla Commissione delle Conferenze
episcopali europee, dalla Cei e dall’arcidiocesi di Milano.
Relax,
valorizzazione del territorio, rispetto per l’ambiente e promozione
sociale.
Tutto questo è turismo sostenibile, un concetto che sempre più si
sta diffondendo non solo per chi cerca una vacanza alternativa ma
anche per chi vuole viaggiare essendo sicuro della qualità dei
servizi e dei prodotti offerti. Se ne è parlato oggi alla Borsa
internazionale del turismo (Bit) di Milano, evento che ogni anno
richiama 90mila visitatori da tutto il mondo, al convegno “Turismo
e sostenibilità energetica: propulsori di sviluppo sostenibile”,
organizzato dal Pontifico Consiglio per la pastorale dei migranti e
degli itineranti, dalla Commissione delle Conferenze episcopali
europee, dalla Cei e dall’arcidiocesi di Milano. I lavori, moderati
da don Massimo Pavanello del Servizio pastorale turismo e
pellegrinaggi dell’arcidiocesi ambrosiana, sono stati aperti da don
José
Brosel,
del Pontificio consiglio per la pastorale dei migranti e degli
itineranti. “Il turismo sostenibile - ha spiegato don Brosel,
ricordando il messaggio che il Pontificio consiglio ha emanato a
settembre per la Giornata mondiale del turismo - non è una modalità
fra le altre perché ogni forma di turismo deve essere
necessariamente sostenibile e non può essere altrimenti. Gli arrivi
internazionali nel 1980 erano 277 milioni, quest’anno hanno
sfiorato il miliardo e si prevede che nel 2020 aumenteranno di altri
800 milioni. Un dato positivo ma anche di grande impatto ambientale,
a livello energetico, di rifiuti. È urgente, quindi, promuovere
quelle strutture turistiche che siano energeticamente efficienti e
con il minor impatto ambientale possibile, ricordandoci che, come ha
detto Benedetto XVI, non possiamo separare il tema dell’ecologia
ambientale dalla preoccupazione per lo sviluppo integrale dell’essere
umano, neanche dal vincolo che unisce l’uomo, il creato e il
Creatore”.
Una
bonifica umana.
Esempi concreti su come attuare tutto ciò anche nella periferia
della bassa milanese, terra di nebbie e paludi, lo ha raccontato
Gloria
Mari:
“Venticinque anni fa questo luogo era abbandonato, con cascine
cadenti e campi incolti, che presto divennero una discarica a cielo
aperto. L’ho scoperto insieme a un gruppo di laici e una suora, in
cerca di un luogo dove pregare. Scoprimmo una chiesetta semi
distrutta nascosta tra i campi, con una lapide del 536 d.C., e il
profondo legame che tutto il territorio aveva con alcune abbazie
nelle vicinanze. Un tempo lontano, all’epoca dei monaci medievali,
esisteva un percorso che dal centro di Milano correva verso la
periferia Sud, in direzione di Roma, con numerose cascine e aziende
agrarie legate ai monasteri, collegati tra loro da una fitta rete
viaria tra le terre bonificate e rese fertili dai monaci”. Dopo
anni di duro lavoro e la decisione di Gloria, di professione geologa,
di consacrarsi a Dio e di lavorare con alcune consorelle nel progetto
di riqualificazione territoriale, “il cammino dei monaci”
(www.valledeimonaci.org)
è tornato a vivere. Oggi, grazie anche alla collaborazione di enti e
istituzioni, è un percorso turistico che si sviluppa tra gli antichi
insediamenti monastici e le terre bonificate e coltivabili, il cui
centro è Nocetum, comunità che si occupa di integrazione sociale e
salvaguardia del territorio. “Il luogo dell’incontro tra la
creatura e il Creatore - ha concluso Gloria - lo possiamo trovare
anche a Km zero, nelle nostre città. Per il nostro quartiere
periferico la bonifica territoriale è anche bonifica umana, luogo di
accoglienza e lavoro”. Un tema, quello della riqualificazione del
patrimonio artistico religioso ripreso da Giovanni
Giagoni,
dirigente del Settore turismo della Provincia di Milano, che ha
ricordato come l’Incontro mondiale delle famiglie svoltosi l’anno
scorso a Milano abbia fatto riscoprire alle istituzioni l’esistenza
di un turismo diverso da quello di lusso o legato al grande business,
molto presenti nel capoluogo lombardo.
Cammini
di fede.
Il Celim, Centro laici italiani per le missioni, si occupa invece da
anni di turismo sostenibile e lo fa con una visione planetaria. Dallo
Zambia all’Albania, si avviano progetti volti a valorizzare le
risorse esistenti per attrarre visitatori e quindi ricchezza, creare
lavoro e riqualificare l’ambiente: “Oggi l’Olga’s italian
corner a Livingstone, capitale dello Zambia - ha detto Davide
Raffa,
operatore Celim - è segnalato da tutte le migliori guide. È frutto
di un progetto nato da una piccola scuola per operatori turistici,
che con il tempo ha qualificato centinaia di ragazzi che ora lavorano
in diverse strutture ricettive, tra cui il ristorante pizzeria con
forno a legna vicino alle cascate Vittoria, che riesce a dare lavoro
a 28 persone, a permettere agli studenti di fare esperienza e a
contribuire a finanziare la scuola per dare anche ad altri la
possibilità di avere un futuro. Il prossimo progetto è in Albania,
con la creazione di un percorso enogastronomico per aiutare e
valorizzare le realtà locali che svolgono produzione agroalimentare
sfruttando le energie rinnovabili”. Ma chi tutto ciò lo deve
“vendere” sono gli agenti turistici, a cui è rivolto il corso di
formazione organizzato dalla rivista “Luoghi e cammini di fede” e
dalla Commissione del turismo della conferenza episcopale lombarda in
collaborazione con la Fiavet della Lombardia (Federazione italiana
associazioni imprese viaggi e turismo), presieduta da Luigi Maderna,
presente al convegno. “La formazione - ha sottolineato Maurizio
Boiocchi,
direttore del periodico - prevede una componente pastorale e una
componente tecnica, per aiutare l’operatore a capire cosa sta
offrendo”.
Agensir
Commenti