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Turisti. Il Cimitero batte Leonardo. Dopo il Duomo


Il Cimitero Monumentale batte l’Ultima Cena. Sembra incredibile ma il giudizio dei turisti che si scambiano impressioni di viaggio su Tripadvisor, il più seguito sito internet mondiale per il turismo è senza appello: nella classifica di gradimento delle attrazioni di Milano, dietro all’ovvio primo posto del Duomo, spunta a sorpresa il Monumentale, apprezzato per la sua calma, le dimensioni imponenti e per il grande numero di opere d’arte visitabile all’aria aperta. Il mondo delle recensioni turistiche è curioso e ancora relativamente poco conosciuto in Italia, gli hotel, specialmente se appartenenti a grandi catene internazionali, hanno da tempo capito l’importanza della reputazione on-line e seguono con attenzione le classifiche e le contestazioni provenienti dai clienti insoddisfatti sui siti specializzati come ad esempio trivago.com, spesso rispondendo direttamente alle critiche più feroci. Per quanto riguarda le attrazioni turistiche, invece, l’impressione è che le recensioni interessino poco. Potrebbe rivelarsi un errore, dato che le scelte di viaggio stanno sempre più venendo orientate dalle informazioni prese in internet e raccolte sulla base delle
esperienze di altri turisti: basti pensare che i visitatori del sito Tripadvisor sono 40 milioni ogni mese. Le regole sono semplici: come accade per gli hotel, chiunque visiti un museo, una chiesa o qualsiasi area turisticamente interessante può votarla e scriverne una recensione. Anche l’interpretazione dei risultati è semplice: tolti gli incontentabili, se in molti rilevano che qualcosa non va probabilmente sarà vero, e se qualcosa non va il giudizio poi si ripercuote in negativo sull’attrazione stessa, indipendentemente dal suo valore storico od artistico. Nessuno, ad esempio, fra i recensori delle bellezze milanesi discute l’importanza o il fascino dell’affresco di Leonardo: ciò che pesa sul giudizio è semplicemente il sistema di acquisto dei biglietti, visto da molti come una specie di truffa, dato che uno dei metodi segnalati per aggirare il costante tutto esaurito e riuscire a visitarlo è quello di prenotare un giro turistico completo, pagando quasi dieci volte il prezzo originario del biglietto. Anche altre osservazioni sono basate su comune buonsenso e sarebbe utile ascoltarle: se infatti quasi nessuno ha nulla da ridire sul Duomo, in molti si lamentano della Piazza. Sono numerosi infatti quelli che, pur riconoscendo la bellezza del luogo, si domandano come sia possibile in un paese civile essere assaliti da venditori che, con contatto fisico, cercano di allacciare braccialetti o di piazzare altri articoli nei momenti di massima vulnerabilità per il turista: cioè subito all’uscita della metropolitana o mentre si è in coda per una mostra, il tutto sotto l’occhio disinteressato della polizia. I consigli per “salvarsi” sono divertenti: il più gettonato è quello di mettersi un giornale italiano sottobraccio ed agitare la mano dicendo “no” ad alta voce. Vista l’evidenza del problema non sarebbe meglio fare qualcosa, anche a scapito delle vendite di quotidiani? Scorrendo la classifica comunque le sorprese non sono poche: Brera languisce al venticinquesimo posto, surclassata dall’Ambrosiana (quinto) di cui si apprezza la chiarezza espositiva, la varietà del percorso museale e la perfetta illuminazione. In rapida salita ma ancora poco conosciuto il Museo del Novecento, mentre la Scala (quattordicesimo posto) viene sonoramente battuta dalla Scala del calcio, lo stadio Giuseppe Meazza infatti con il suo ottavo posto la sopravanza largamente. Ma cosa si sta facendo per “intercettare” le esigenze del turismo internet? Il Ministero del Turismo ha saggiamente attivato una commissione innovazione, diretta da Edoardo Colombo, un giovane esperto di «social network» per affrontare queste tematiche e anche il Comune, con un’iniziativa di monitoraggio studiata dal Politecnico e coordinata dal dirigente Mirella Chieppa, sta studiando il fenomeno. I turisti ringrazieranno.
IlGiornale

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