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Crocifisso a scuola: il commento della Comece


Pubblichiamo la nota della Comece (Commissione delle Conferenze episcopali della Comunità europa) sulla sentenza della Grande Camera della Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo emessa a seguito del riesame della sentenza circa l’esposizione del crocifisso nelle aule scolastiche in Italia.

La Comece accoglie con favore il giudizio della Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo sul caso Lautsi vs Italia. La Grande Camera della Corte Europea ha dichiarato il 18 marzo 2011 che la presenza dei crocifissi nelle aule delle scuole statali italiane non è contrario al diritto alla educazione. Questa decisione smentisce chiaramente la precedente sentenza del 2009 della Camera della Corte Europea. La Comece vede in questa decisione un riconoscimento del legittimo posto del cristianesimo nella pubblica piazza, nonché il riconoscimento della diversità delle tradizioni culturali in Europa.
E' un fatto che in tutta Europa, vi è una varietà di modelli che regolano la
questione su come trattare la religione e i simboli religiosi nelle scuole pubbliche e nella vita pubblica. Questa diversità è il risultato delle diverse tradizioni, identità e storie degli Stati membri, e risente del contesto dei diversi rapporti Chiesa-Stato. La Corte riconosce giustamente che l'assenza di un consenso europeo sulla presenza di simboli religiosi nelle scuole statali deve essere preso in considerazione per valutare questo caso.
La presenza di un crocifisso nelle scuole non impedisce la trasmissione del sapere in modo obiettivo, critico e pluralistico. La presenza di questo particolare simbolo religioso mira piuttosto a trasmettere valori morali fondamentali nelle scuole pubbliche.
In considerazione del principio cattolico della sussidiarietà, la Comece condivide l'opinione della Corte secondo cui il livello più appropriato per poter ragionevolmente valutare tali questioni, che sono profondamente radicati nella tradizione di un determinato paese, è quello nazionale. Il crocifisso simboleggia la crocifissione e la resurrezione di Gesù Cristo. I cristiani di tutte le denominazioni vedono quindi nella croce il simbolo dell'amore globale di Dio per tutta l'umanità. Per i credenti di altre religioni e anche per i non credenti, la croce può essere considerata come un simbolo di non violenza e resistenza alle ritorsioni, la sua esposizione al pubblico ricorda a tutti gli esseri umani il rispetto della dignità umana, un principio da cui sono stati derivati tutti i diritti fondamentali.

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