Durante il suo pellegrinaggio in Terra Santa, nel maggio scorso, anche Papa Benedetto XVI non poteva non «restare schiacciato» dalla visione del Muro di separazione israeliano. Egli non lo ha solo condannato, ma ha anche ricordato profeticamente che «non sarà per sempre!».
Intanto però la costruzione del muro continua ad
avanzare e la Terra Santa è ferita e devastata da questo serpentone di cemento lungo 730 chilometri.
avanzare e la Terra Santa è ferita e devastata da questo serpentone di cemento lungo 730 chilometri.
Gli organizzatori della Giornata di sensibilizzazione e preghiera vogliono affermare la possibilità di continuare a vivere insieme in Terra Santa, abbattendo i muri di distruzione e costruendo ponti di condivisione.
Nell'intento dei promotori, la Giornata del primo marzo 2010 sarà dedicata a:
- conoscere la realtà della Palestina, recuperando i discorsi di Papa Benedetto XVI e l'ultimo Rapporto delle Nazioni Unite su Betlemme (scaricabili dal sito web di Pax Christi);
- pregare animando una Via Crucis possibilmente, ma non necessariamente, il primo marzo;
- entrare a Betlemme con la marcia silenziosa che ormai ogni primo marzo unisce i cristiani della città ai pellegrini italiani.
Per informazioni, richiesta di materiali, suggerimenti per l'animazione e testimonianze di volontari che hanno conosciuto il dramma degli abitanti di Betlemme è possibile contattare il coordinatore nazionale di Pax Christi Italia, don Nandino Capovilla all'indirizzo di posta elettronica: nandyno@libero.it
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