Saranno i viaggi religiosi e gli sport all’aria aperta a rilanciare il settore del turismo nel 2010. È questa l’indicazione che viene dalla presentazione di Bit, la fiera dedicata al viaggio che sarà ospitata a Rho-Pero dal 18 al 21 febbraio. Sa¬ranno presenti stand di 130 Paesi, ma sarà per la prima volta assente una Regione italiana, il Molise. Rispetto al 2009 è ampliato il settore del turismo spirituale, che muove nel mondo 300 milioni di persone l’anno, e quello dedicato a golf, bicicletta e montagna. Il nuovo polo fieristico di Rho-Pero
si apre alla trentesima edizione di Bit.
si apre alla trentesima edizione di Bit.
Una quattro giorni dove scoprire continenti e città, viaggiare tra sapori d’Italia e capire, magari, che si è anche portati per alcuni sport: dal golf al trekking, dall’alpinismo all’andare in bicicletta. Otto padiglioni per riunire il meglio del turismo mondiale. Spicca il Sudafrica che ospita quest’anno i mondiali di calcio. Importanti new entry: Albania, Euador, Sudan, Laos e Vietnam. Significativi rientri: Olanda, Barbuda, Ucraina e Lettonia. «Uno sguardo sempre rivolto al futuro e attento a cogliere le opportunità offerte al mercato da segmenti nuovi e nicchie particolari», ha commentato Enrico Pazzali, amministratore Unico di Fiera Milano Rassegne e organizzatore di Bit. «Travel instict», istinto per il viaggio. È così che si vuole definire la passione per il mondo del turismo. Bit punta allora al connubio tra aree espositive e seminari. Diversi i workshop: dalla presentazione dell’area Expo (giovedì) al viaggio tra i borghi più belli d’Italia (venerdì). Per chi invece vuole provare un «menù» di tour differente, ha a disposizione oltre 4mila specialità nostrane e 477 vini a denominazione d’origine. Bit, per Milano, deve essere occasione importante per mostrare luoghi di fascino e poco battuti dai turisti tradizionali. «Spazi caratterizzati da storie differenti – spiega Annalisa Zanni, direttrice del Poldi Pezzoli –. Non sono pinacoteche o musei d’arte decorativa (potrebbero in parte esserlo): sono un modo diverso di conoscere cultura e mode che hanno lasciato il segno».
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