Buon inizio di primavera. L’amica Lucia - nella odierna
giornata della poesia - mi manda questo augurio che condivido con tutti i
lettori.
Che sia una rinascita delle gemme e dello spirito che sempre ci
accompagna!
Il grande Ippocrate, padre della medicina occidentale,
toglieva gli
ammalati dalla loro vita quotidiana e li portava sull’isola di
Kos, isolati dal mondo, primo passo importantissimo verso la guarigione, perché
la malattia è prodotta dal modo con cui viviamo, da quello che mangiamo, dalla
gente con cui stiamo, dalle persone che odiamo, dai mestieri che ci frustrano…e
che cosa era parte della cura oltre il digiuno, le diete e i massaggi?
Vedere almeno tre tragedie e due commedie.
Farsi guarire dalla poesia! La poesia che può accendere in
corpo un calore forte come quello dell’Amore. Una poesia che meglio di tutti i
Prozac e Valium potrebbe sollevare l’animo perché alza il punto di vista da cui
guardare il mondo.
Mi piaceva pensare che i problemi dell’umanità potessero
essere risolti un giorno da una congiura di poeti: un piccolo gruppo si prepara
a prendere le sorti del mondo, perché solo dei poeti ormai, solo della gente
che lascia il cuore volare, che lascia libera la propria fantasia senza la
pesantezza del quotidiano, è capace di pensare diversamente. Ed è questo di cui
oggi avremmo bisogno: pensare diversamente.
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