Oggi è il primo giorno di estate. Il card. Angelo Scola, come presidente della Conferenza episcopale lombarda, invia un messaggio di augurio per questo tempo di vacanza.
Messaggio per l'estate
2012
La famiglia fa festa
Carissimi,
rivolgo il mio augurio
per un sereno tempo estivo a tutti: a quanti visiteranno la nostra
Regione ed ai lombardi che si recheranno per un periodo di riposo in
altre località.
Vorrei farmi compagno di
strada di ciascuno, umilmente certo che i credenti sono a loro agio
nella società plurale. Non profeti di sventura, ma testimoni e
tenaci edificatori di vita buona.
Questa mia breve
riflessione non può che essere una ripresa del momento felice che
poche
settimane fa, insieme, abbiamo vissuto. I nostri occhi e il
nostro cuore sono ancora pieni del VII Incontro mondiale delle
famiglie.
Le parole che lì
abbiamo ascoltato siano oggetto di conversazione familiare anche
durante la pausa della vacanza. Sono convinto che sarà più piena di
gusto perché, soprattutto in ciò che ci ha detto il Santo Padre,
potrà trovare un sostanzioso nutrimento.
L’amore gratuito,
perciò fedele e fecondo, tra l’uomo e la donna è un fattore
decisivo di costruzione della persona. Non c’è bisogno di
dimostrarlo: ognuno di noi l’ha imparato nella famiglia in cui è
nato. E l’uomo non può vivere senza costruire. Anche in vacanza.
I temi trattati dal VII
Incontro mondiale - Famiglia: lavoro e festa - ci hanno
offerto una straordinaria occasione per riscoprire l’unità della
persona in se stessa, nel suo rapporto con gli altri e in quello con
Dio, in una circolarità che vede il lavoro ed il tempo libero non
come antagonisti, ma piuttosto come alleati necessari l'uno
all'altro.
Le vacanze siano quindi
il tempo di una speciale cura delle relazioni, a partire da quelle
costitutive, per esempio dando maggior spazio all’ascolto della
Parola di Dio e condividendo la vita altrui, in particolare quella di
quanti sono nel bisogno. Non possiamo certo dimenticare, neppure nei
momenti di svago, il dolore e le incertezze di tanti nostri fratelli
colpiti dal recente terremoto anche nella nostra regione.
Insieme ad una speciale
preghiera, offriamo loro tutte quelle forme di solidarietà che
l’inesauribile inventiva della carità saprà trovare.
Anche la vacanza può
diventare occasione gioiosa di trasmissione della fede in famiglia,
tra le mura domestiche come nei luoghi di villeggiatura, come ci
ricorda espressamente il libro del Deuteronomio: «Insegnerai
queste parole ai tuoi figli, quando starai seduto in casa
tua, quando sarai in viaggio..». (Dt 11,19).
Di seguito vi propongo
alcuni passaggi sul tempo libero, la festa e il riposo tratti dai
discorsi pronunciati da Benedetto XVI a Milano, in occasione dell'
Incontro Mondiale delle Famiglie, perché vi facciano
compagnia durante l'estate. Essi sono sorgente di confronto e di
conforto.
Accompagno questa
esortazione con la benedizione del Signore, che fu custodito, come
ognuno di noi, in una famiglia.
+ Angelo card. Scola
Presidente
Conferenza Episcopale Lombarda
21 giugno 2012,
primo giorno d’estate
INCONTRO CON LA
CITTADINANZA
DISCORSO DEL SANTO PADRE
BENEDETTO XVI
Piazza Duomo, Milano
Venerdì, 1° giugno 2012
Cari
amici, la vostra storia è ricchissima di cultura e di fede. Tale
ricchezza ha innervato l’arte, la musica, la letteratura, la
cultura, l’industria, la politica, lo sport, le iniziative di
solidarietà di Milano e dell’intera Arcidiocesi. Spetta ora a voi,
eredi di un glorioso passato e di un patrimonio spirituale di
inestimabile valore, impegnarvi per trasmettere alle future
generazioni la fiaccola di una così luminosa tradizione…
INCONTRO CON I CRESIMANDI
DISCORSO DEL SANTO PADRE
BENEDETTO XVI
Stadio "Meazza",
San Siro Sabato, 2 giugno 2012
… Viene
poi il dono della
scienza,
non scienza nel senso tecnico, come è insegnata all'Università, ma
scienza nel senso più profondo che insegna a trovare nel creato i
segni le impronte di Dio, a capire come Dio parla in ogni tempo e
parla a me.
Cari
ragazzi e ragazze, tutta la vita cristiana è un cammino, è come
percorrere un sentiero che sale su un monte - quindi non è sempre
facile, ma salire su un monte è una cosa bellissima - in compagnia
di Gesù; con questi doni preziosi la vostra amicizia con Lui
diventerà ancora più vera e più stretta.
Cari
amici, voi siete fortunati perché nelle vostre parrocchie ci sono
gli oratori (…). L’oratorio, come dice la parola, è un luogo
dove si prega, ma anche dove si sta insieme nella gioia della fede,
si fa catechesi, si gioca, si organizzano attività di servizio e di
altro genere, si impara a vivere, direi. Siate frequentatori assidui
del vostro oratorio, per maturare sempre più nella conoscenza e
nella sequela del Signore!
FESTA DELLE TESTIMONIANZE
INTERVENTO DEL SANTO PADRE
BENEDETTO XVI
Parco di Bresso Sabato, 2
giugno 2012
Allora,
hai chiesto come sono i ricordi della mia famiglia: sarebbero tanti!
Volevo dire solo poche cose. Il punto essenziale per la famiglia era
per noi sempre la domenica, ma la domenica cominciava già il sabato
pomeriggio. Il padre ci diceva le letture, le letture della domenica,
da un libro molto diffuso in quel tempo in Germania, dove erano anche
spiegati i testi. Così cominciava la domenica: entravamo già nella
liturgia, in atmosfera di gioia. Il giorno dopo andavamo a Messa.
Poi,
naturalmente, abbiamo fatto insieme viaggi, camminate; eravamo vicino
ad un bosco e così camminare nei boschi era una cosa molto bella:
avventure, giochi eccetera. In una parola, eravamo un cuore e
un’anima sola, con tante esperienze comuni, anche in tempi molto
difficili (...).
Il
primo punto: ci sono imprese che permettono quasi qualche extra
per le famiglie – il giorno del compleanno, eccetera – e vedono
che concedere un po’ di libertà, alla fine va bene anche per
l’impresa, perché rafforza l’amore per il lavoro, per il posto
di lavoro. Quindi, vorrei qui invitare i datori di lavoro a pensare
alla famiglia, a pensare anche ad aiutare affinché le due priorità
possano essere conciliate.
E
finalmente, c’è la domenica, la festa: spero che sia osservata in
America, la domenica. E quindi, mi sembra molto importante la
domenica, giorno del Signore e, proprio in quanto tale, anche “giorno
dell’uomo”, perché siamo liberi. Questa era, nel racconto della
Creazione, l’intenzione originale del Creatore: che un giorno tutti
siano liberi. In questa libertà dell’uno per l’altro, per se
stessi, si è liberi per Dio. E così penso che difendiamo la libertà
dell’uomo, difendendo la domenica e le feste come giorni di Dio e
così giorni per l’uomo.
CELEBRAZIONE EUCARISTICA
OMELIA DEL SANTO PADRE
BENEDETTO XVI
Parco di Bresso Domenica,
3 giugno 2012
Solennità della
Santissima Trinità
… Un
ultimo elemento. L’uomo, in quanto immagine di Dio, è chiamato
anche al riposo e alla festa. Il racconto della creazione si conclude
con queste parole: «Dio,
nel settimo giorno, portò a compimento il lavoro che aveva fatto e
cessò nel settimo giorno da ogni suo lavoro che aveva fatto. Dio
benedisse il settimo giorno e lo consacrò»
(Gen
2,2-3).
Per noi cristiani, il giorno di festa è la Domenica, giorno del
Signore, Pasqua settimanale. E’ il giorno della Chiesa, assemblea
convocata dal Signore attorno alla mensa della Parola e del
Sacrificio Eucaristico, come stiamo facendo noi oggi, per nutrirci di
Lui, entrare nel suo amore e vivere del suo amore. E’ il giorno
dell’uomo e dei suoi valori: convivialità, amicizia, solidarietà,
cultura, contatto con la natura, gioco, sport. E’ il giorno della
famiglia, nel quale vivere assieme il senso della festa,
dell’incontro, della condivisione, anche nella partecipazione alla
Santa Messa. Care famiglie, pur nei ritmi serrati della nostra epoca,
non perdete il senso del giorno del Signore! E’ come l’oasi in
cui fermarsi per assaporare la gioia dell’incontro e dissetare la
nostra sete di Dio.
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