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La mia giovane amica è diventata nonna

Sento per gli auguri di buon anno una mia ex compagna delle Superiori (ho celebrato io il suo matrimonio una ventina di anni fa). Ci telefoniamo sempre in questa occasione. Nel dialogo inspiegabilmente mi pare distratta e vaga. Poi di colpo mi dice che è diventata nonna da un paio di mesi... Ma la figlia sta frequentando solo la IV superiore! 
La sua voce tradisce tutta la fatica per questa circostanza della vita. Ogni genitore sogna, nonostante certa pubblicistica,  un percorso più piano per i propri figli. 
Ad ogni pensiero la mia amica prende fiato come stesse scalando i singoli gradini di una scala. Ma, guardando indietro, alla fine della prima rampa di questa ideale ascesa ecco un pianerottolo per raccogliere le forze. Sosto anch'io con lei, condividendo qui bocconi del nostro dialogo:
- i due adolescenti hanno tenacemente voluto
tenere da subito la bimba;
- la ragazza sta continuando con profitto la scuola e i professori ne parlano bene;
- anche quella del ragazzo è una brava famiglia;
- l'annuncio della bimba è stato un colpo, ma ora guai se non ci fosse.
La telefonata finisce presto perché la piccola reclama la pappa. "Prepotentemente è arrivata, mi dice la giovane nonna, e prepotentemente ora si fa sentire".
Dedico a questa cara famiglia di amici i verbi dell'Angelo di Dio: illumina, custodisci, reggi, governa.

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