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Cammin breve. Un percorso artistico, ma non solo, nel quartiere della movida


Negli ultimissimi anni si sta verificando un felice proliferare di iniziative - che partono dal basso, da singoli o comunità - in ordine al turismo religioso in ambito cittadino o comunque di prossimità.
Questo significa che la domanda, sempre maggiore, è un dato ormai ineludibile. Una domanda mossa non solo dalle ristrettezze economiche che spingono a cercare più vicino - e più a buon mercato - qualcosa da apprezzare, ma soprattutto mossa dal desiderio di capire la propria storia, da “dove si viene” e “dove si è”. Sono gli interrogativi fondamentali di sempre, che forse però una selvaggia globalizzazione aveva appannato ma che prepotentemente stanno riemergendo. E che la dimensione locale si
sta attrezzando per esaudire, mostrando un comune sentire non così diffusamente presente in altri ambiti.   
Proprio in questa linea, ad esempio, si pone l’ultimo progetto presentato a Milano dal titolo: “Cammin breve. Un percorso artistico, ma non solo, nel quartiere della movida”.
“Il Cammin Breve - dicono gli ideatori della commissione comunicazione dell'area pastorale Torino/Ticinese - è un percorso destinato a chiunque si trovi a transitare lungo il tragitto che va da Piazza Duomo a Piazza S. Eustorgio”. Il tempo di percorrenza è limitato e quindi adatto per ogni tipo di turista/pellegrino, dalla famiglia che si riserva un pomeriggio per stare insieme fino al turista business che si ritaglia uno spazio di relax tra gli incontri di lavoro. “Chiunque voglia approfondire un itinerario attraverso l'arte, la storia e la fede grazie alla straordinaria testimonianza che questi meravigliosi monumenti ci hanno lasciato nel corso dei secoli potrà da oggi farsi accompagnare da una guida mirata che gli faciliterà la via”, concludono i responsabili del progetto.
Il Cammin Breve è infatti supportato anche da un cofanetto - reperibile presso ciascun sito citato - che raccoglie sette pieghevoli, tanti quante sono le tappe di cui è costituito l’itinerario che dal centro si muove fino a Porta Ticinese e che comprende le chiese e le basiliche di S. Satiro, S. Sebastiano, S. Alessandro, S. Giorgio, S. Lorenzo, S. Maria delle Vittorie e S. Eustorgio.
Il sottotitolo dell’itinerario - “nel quartiere della movida” - manifesta inoltre uno scopo evidente del progetto: proporre queste chiese non tanto come siti archeologici, bensì come luoghi oggi ancora abitati nei quali si trovano persone. Infatti, spiegano gli ispiratori del cammino, “sono previste aperture straordinarie che incrociano pure gli orari della movida, affinchè la ricreazione in questi luoghi possa avvenire anche attraverso la contemplazione del bello e l’incontro interpersonale”.   

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