Da oggi entra in vigore l'obbligo per i ciclisti ad indossare il giubbetto riflettente nelle ore serali dopo il tramonto, pena una multa di 28 euro. La norma, di fatto, ha una ricaduta educativa - ma non solo - sulle attività anche parrocchiali e sulle responsabilità delle famiglie. Ecco una prima considerazione inviataci.
Cari amici,
oggi entra in vigore la variante al codice della strada, che obbliga i ciclisti ad indossare il giubbetto riflettente nelle ore serali dopo il tramonto, pena una multa di 28 euro.
Considerando che per riunioni varie, i nostri ragazzi sono spesso in bicicletta anche nelle ore serali, andranno corresponsabilizzati sull'argomento, oltre che dotati di giubbino riflettente.
La novità, però, porta l'attenzione anche su un'altro aspetto che può impattare sull'economia familiare: in un ipotetico sinistro stradale in ore serali, in cui è coinvolto un ciclista non dotato di giubbino riflettente, l'eventuale indennizzo potrebbe essere a lui ridotto in maniera concorsuale, poichè se regolarmente dotato, le
lesioni o l'evento avrebbero avuto minori gravità. Con il rischio di dover rimborsare, in quota concorsuale la controparte o addirittura pagare integralmente nel caso il ciclista avesse torto.
Per evitare questo secondo caso è sufficiente che la famiglia abbia una specifica polizza assicurativa con estensione della responsabilità civile del capofamiglia; che appunto subentra qualora ci fossero danni creati a terzi da azioni di un qualsiasi famigliare convivente.
Un cordiale saluto.
Capo Scout
P.S. Indossare il casco protettivo in bicicletta non è ancora obbligatorio, tuttavia è fortemente consigliato e anche in questo caso andrà fatta opera di sensibilizzazione.
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