È in corso (dal 28 giugno) il pellegrinaggio in Italia di 32 giovani del Seminario patriarcale di Beit-Jala (Gerusalemme). Protagonisti di un fitto programma di incontri e di appuntamenti, che hanno avuto il clou con l’udienza di Benedetto XVI, sono giunti a Como dove incontreranno il seminario locale. Il gruppo è formato da quattro sacerdoti, tre novelli, venticinque seminaristi. A loro si sono aggiunti un altro novello – “adottato a distanza” e sostenuto dalla parrocchia di Como-Sant’Agostino – e un altro giovane seminarista, che essendo di origine siriana, non ha ottenuto l’autorizzazione a studiare a Beit-Jala e sta compiendo il suo percorso formativo presso il Seminario di Lugano. Presso il santuario guanelliano del Sacro Cuore, a Como, si terrà una messa presieduta dal vescovo mons. Diego Coletti. Questo viaggio in Italia, per i seminaristi dei Luoghi Santi è un’occasione importante dal punto di vista culturale ed ecclesiale: “sentiamo – dicono - il sostegno delle Chiese in Italia. È un ponte che va oltre qualsiasi muro, guerriglia o check-point. Sentiamo di non essere soli”. La diocesi di Como da sempre è molto impegnata per la Terra Santa: negli ultimi anni sono stati più di una decina i seminaristi sostenuti negli studi. Prima di Como il gruppo è stato in Toscana, Liguria e Piemonte. Prossime mete Vicenza e Padova.
L’acqua calda è già stata trovata. Lo so. Ma sentirselo ricordare è sempre salutare. In questo blog, ad esempio, avevo associato recentemente la figura di papa Francesco col quadro della Madonna che scioglie i nodi. Un’opera fino ad allora a me sconosciuta e che subito mi ha preso. Ciò che non sapevo ancora però è che la devozione a questa immagine esiste pure da tempo nella nostra diocesi ambrosiana. Me lo ha segnalato la sig.ra Emilia Flocchini, della Comunità Pastorale Maria Madre della Chiesa e San Barnaba in Gratosoglio a Milano. Dopo aver letto il mio post mi ha scritto a completamento: “L'elemento interessante sta nel
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