Ridurre l'impatto ambientale dei pellegrinaggi religiosi, che nel mondo vedono coinvolte 100 milioni di persone all'anno: è l'obiettivo del «Green Pilgrimage Network», la prima rete globale per rendere i pellegrinaggi più sostenibili. L'iniziatova sarà presentata alla presenza del Principe Filippo, Duca di Edimburgo, e di rappresentanti di tutte le religioni, ad Assisi da domani al 2 novembre per la celebrazione «Terra Sacra». Un evento organizzato dall'Alleanza delle Religioni e della Conservazione (Arc) in collaborazione con il Wwf, che sarà presente con rappresentanti italiani e internazionali. «Ogni anno nel mondo sono circa 100 milioni i pellegrini che visitano città e luoghi sacri delle diverse religioni nel mondo. Ma il pellegrinaggio,
che rappresenta il più grande evento di viaggio al mondo, porta con sè notevoli impatti sull'ambiente e sulla biodiversità legati alle emissioni di carbonio, all'utilizzo di risorse, acqua e cibo, alla produzione di rifiuti. Per questo -rilevano al Wwf- l'Alleanza delle Religioni e della Conservazione (ARC) ha fondato il »Green Pilgrimage Network«, la prima rete globale per rendere i pellegrinaggi più sostenibili, che aiuterà le fedi a rendere i propri siti sacri e le città di pellegrinaggio più sostenibili, nel rispetto delle rispettive religioni, spiegando ai pellegrini come »alleggerire« la propria impronta ecologica sul pianeta». A «Terra Sacra» sarà lanciata anche la prima Guida Verde Haij dedicata ai due milioni di pellegrini musulmani che ogni anno vanno in pellegrinaggio alla Mecca. L'evento «Terra Sacra» avrà inizio domani sera con una processione per le vie di Assisi e una cerimonia al Palazzo Monte Frumentario, in cui le diverse religioni illustreranno attraverso musica, danza e rituali, «la loro sacra missione comune per prendersi cura del mondo naturale e i progetti avviati nei diversi Paesi. Da martedì 1 novembre, due giorni di conferenza con circa 90 delegati provenienti da tutto il mondo in rappresentanza delle diverse religioni per presentare il »Green Pilgrimage Network« e discutere sfide e progetti a lungo termine». «Terra Sacra» vuole anche celebrare 25 anni di azione delle fedi per l'ambiente, un movimento nato proprio nel 1986 ad Assisi, in occasione del 25° anniversario del WWF internazionale, quando il Principe Filippo di Edimburgo invitò i leader di ogni fede a riflettere sul ruolo delle religioni per la tutela dell'ambiente. «In quell'occasione -viene rilevato- i leader delle cinque maggiori religioni del mondo (Buddismo, Cristianesimo, Induismo, Islam ed Ebraismo) diffusero per la prima volta dichiarazioni sull'ambiente e furono lanciati centinaia di progetti di conservazione in tutto il mondo, tanto che nel 2009 le azioni di fede per l'ambiente sono state descritte come 'potenzialmente il più grande movimento della società civile sui cambiamenti climatici nella storià». «Oggi, grazie al primo evento di Assisi, ogni grande religione prende sul serio la questione ambientale ed è coinvolta in progetti di conservazione, e alle religioni viene sempre più riconosciuto un ruolo fondamentale nella tutela della natura. Il Network Pellegrinaggio Verde -dice il segretario generale di Arc, Martin Palmer- chiederà ai fedeli di vivere, durante la loro più intensa esperienza religiosa, in modo da trattare come sacro il mondo intero ed essere così un vero pellegrino». «I pellegrinaggi religiosi sono i più grandi eventi di viaggio al mondo. Circa 100 milioni di persone si recano in pellegrinaggio ogni anno, per poche ore, giorni o addirittura settimane, secondo i dati presentati da Arc. Il più grande raduno umano nella storia è stato nel 2001 il Maha Kumbh Mela, il festival che si svolge ogni 144 anni in Prayag, Allahabad, in India, che ha attirato oltre 60 milioni di pellegrini indù. Il più grande pellegrinaggio annuale -si legge in una nota- è il pellegrinaggio Haji verso la Mecca, che coinvolge circa due milioni di musulmani». «E lungi dal diminuire in popolarità, sembra che il pellegrinaggio sia oggi più popolare che mai. Un recente incontro dei direttori del santuario cattolico in Walshingham, Norfolk - che attualmente festeggia il suo 950 ° anniversario - ha riferito che le visite ai santuari in Europa sono aumentate e il Santuario Nazionale di Nostra Signora, a Walsingham, ha registrato il maggiore afflusso di tutti i tempi».«Questi grandi movimenti di persone -rileva il Wwf- hanno un notevole impatto ambientale nei luoghi sacri di tutto il mondo. Luoghi di pellegrinaggio in cui un tempo arrivavano 1.000 persone a settimana, per lo più a piedi, oggi ricevono decine di migliaia di persone che scendono dai pullman o dalle auto chiedendo un ristoro, non solo spirituale portando spesso con sè abitudini e consumi ad alto impatto ambientale». Oltre alle emissioni di carbonio causate dai movimenti di massa, «il crescente numero di pellegrini nel mondo provoca un'enorme pressione acqua sulle risorse naturali come come cibo ed energia, e pongono notevoli problemi fra cui la gestione delle acque reflue, lo smaltimento dei rifiuti e la creazione di infrastrutture per la visita e l'alloggio. E così la bellezza dei luoghi visitati - spesso uno dei motivi per cui in origine furono considerati sacri - rischia di essere danneggiata insieme alla ricchezza di biodiversità che in molti casi si trovano ad ospitare, mentre nel corso dei secoli proprio il loro valore religioso li ha protetti da uno sviluppo insostenibile». «I siti sacri sono fragili e ora sono a rischio a causa del nostro desiderio di essere in un posto speciale, dove possiamo essere toccati da qualcosa di più grande del nostro mondo ordinario. Tuttavia -dice ancora Palmer- rischiano di essere in pericolo proprio quei luoghi da cui ci auguriamo di alzare gli occhi verso il cielo». Il Green Pilgrimage Network comprende queste città: Amritsar, in India, per i sikh, Assisi, Italia per i cattolici romani, Etchmiadzin, in Armenia, per armeni ortodossi, Haifa, Israele, per i bahài, Kano, Nigeria, per Qadiriyyah dell'Islam tradizione Sufi, Gerusalemme per ebrei, cristiani e musulmani; Louguandai, in Cina, per Taoisti, St Albans, in Inghilterra, per gli anglicani, Trondheim, in Norvegia, per la Chiesa luterana di Norvegia. «Altri soci fondatori del Network -prosegue la nota- includono la Chiesa di Scozia il cui pellegrinaggio Pathway a Luss, Loch Lomond, nel Parco Nazionale Trussochs, segna 1500 anni di cristianesimo, la Chiesa copta-ortodossa, che renderà green il suo Monastero San Bishoy a Wadi El Natroun in Egitto, visitato da circa 100.000 pellegrini, soprattutto copto ortodossi ogni estate; Jinja Honcho, l'Associazione dei santuari shintoisti in Giappone, responsabile di circa 80.000 santuari, tra cui molti nelle foreste che sono le dimore delle divinità kami». Arc è stata fondata dal Principe Filippo nel 1995 per aiutare le grandi fedi del mondo a sviluppare programmi ambientali in base ai loro insegnamenti, credenze e pratiche e ha lavorato sull'aspetto ambientale dei luoghi sacri e delle vie di pellegrinaggio per molti anni. Nel 2006 Wwf e Arc hanno pubblicato un documento intitolato Beyond Belief, che ha esplorato il ruolo che la fede può svolgere nella protezione di foreste sacre, montagne, fiumi, laghi, mari e deserti«.
che rappresenta il più grande evento di viaggio al mondo, porta con sè notevoli impatti sull'ambiente e sulla biodiversità legati alle emissioni di carbonio, all'utilizzo di risorse, acqua e cibo, alla produzione di rifiuti. Per questo -rilevano al Wwf- l'Alleanza delle Religioni e della Conservazione (ARC) ha fondato il »Green Pilgrimage Network«, la prima rete globale per rendere i pellegrinaggi più sostenibili, che aiuterà le fedi a rendere i propri siti sacri e le città di pellegrinaggio più sostenibili, nel rispetto delle rispettive religioni, spiegando ai pellegrini come »alleggerire« la propria impronta ecologica sul pianeta». A «Terra Sacra» sarà lanciata anche la prima Guida Verde Haij dedicata ai due milioni di pellegrini musulmani che ogni anno vanno in pellegrinaggio alla Mecca. L'evento «Terra Sacra» avrà inizio domani sera con una processione per le vie di Assisi e una cerimonia al Palazzo Monte Frumentario, in cui le diverse religioni illustreranno attraverso musica, danza e rituali, «la loro sacra missione comune per prendersi cura del mondo naturale e i progetti avviati nei diversi Paesi. Da martedì 1 novembre, due giorni di conferenza con circa 90 delegati provenienti da tutto il mondo in rappresentanza delle diverse religioni per presentare il »Green Pilgrimage Network« e discutere sfide e progetti a lungo termine». «Terra Sacra» vuole anche celebrare 25 anni di azione delle fedi per l'ambiente, un movimento nato proprio nel 1986 ad Assisi, in occasione del 25° anniversario del WWF internazionale, quando il Principe Filippo di Edimburgo invitò i leader di ogni fede a riflettere sul ruolo delle religioni per la tutela dell'ambiente. «In quell'occasione -viene rilevato- i leader delle cinque maggiori religioni del mondo (Buddismo, Cristianesimo, Induismo, Islam ed Ebraismo) diffusero per la prima volta dichiarazioni sull'ambiente e furono lanciati centinaia di progetti di conservazione in tutto il mondo, tanto che nel 2009 le azioni di fede per l'ambiente sono state descritte come 'potenzialmente il più grande movimento della società civile sui cambiamenti climatici nella storià». «Oggi, grazie al primo evento di Assisi, ogni grande religione prende sul serio la questione ambientale ed è coinvolta in progetti di conservazione, e alle religioni viene sempre più riconosciuto un ruolo fondamentale nella tutela della natura. Il Network Pellegrinaggio Verde -dice il segretario generale di Arc, Martin Palmer- chiederà ai fedeli di vivere, durante la loro più intensa esperienza religiosa, in modo da trattare come sacro il mondo intero ed essere così un vero pellegrino». «I pellegrinaggi religiosi sono i più grandi eventi di viaggio al mondo. Circa 100 milioni di persone si recano in pellegrinaggio ogni anno, per poche ore, giorni o addirittura settimane, secondo i dati presentati da Arc. Il più grande raduno umano nella storia è stato nel 2001 il Maha Kumbh Mela, il festival che si svolge ogni 144 anni in Prayag, Allahabad, in India, che ha attirato oltre 60 milioni di pellegrini indù. Il più grande pellegrinaggio annuale -si legge in una nota- è il pellegrinaggio Haji verso la Mecca, che coinvolge circa due milioni di musulmani». «E lungi dal diminuire in popolarità, sembra che il pellegrinaggio sia oggi più popolare che mai. Un recente incontro dei direttori del santuario cattolico in Walshingham, Norfolk - che attualmente festeggia il suo 950 ° anniversario - ha riferito che le visite ai santuari in Europa sono aumentate e il Santuario Nazionale di Nostra Signora, a Walsingham, ha registrato il maggiore afflusso di tutti i tempi».«Questi grandi movimenti di persone -rileva il Wwf- hanno un notevole impatto ambientale nei luoghi sacri di tutto il mondo. Luoghi di pellegrinaggio in cui un tempo arrivavano 1.000 persone a settimana, per lo più a piedi, oggi ricevono decine di migliaia di persone che scendono dai pullman o dalle auto chiedendo un ristoro, non solo spirituale portando spesso con sè abitudini e consumi ad alto impatto ambientale». Oltre alle emissioni di carbonio causate dai movimenti di massa, «il crescente numero di pellegrini nel mondo provoca un'enorme pressione acqua sulle risorse naturali come come cibo ed energia, e pongono notevoli problemi fra cui la gestione delle acque reflue, lo smaltimento dei rifiuti e la creazione di infrastrutture per la visita e l'alloggio. E così la bellezza dei luoghi visitati - spesso uno dei motivi per cui in origine furono considerati sacri - rischia di essere danneggiata insieme alla ricchezza di biodiversità che in molti casi si trovano ad ospitare, mentre nel corso dei secoli proprio il loro valore religioso li ha protetti da uno sviluppo insostenibile». «I siti sacri sono fragili e ora sono a rischio a causa del nostro desiderio di essere in un posto speciale, dove possiamo essere toccati da qualcosa di più grande del nostro mondo ordinario. Tuttavia -dice ancora Palmer- rischiano di essere in pericolo proprio quei luoghi da cui ci auguriamo di alzare gli occhi verso il cielo». Il Green Pilgrimage Network comprende queste città: Amritsar, in India, per i sikh, Assisi, Italia per i cattolici romani, Etchmiadzin, in Armenia, per armeni ortodossi, Haifa, Israele, per i bahài, Kano, Nigeria, per Qadiriyyah dell'Islam tradizione Sufi, Gerusalemme per ebrei, cristiani e musulmani; Louguandai, in Cina, per Taoisti, St Albans, in Inghilterra, per gli anglicani, Trondheim, in Norvegia, per la Chiesa luterana di Norvegia. «Altri soci fondatori del Network -prosegue la nota- includono la Chiesa di Scozia il cui pellegrinaggio Pathway a Luss, Loch Lomond, nel Parco Nazionale Trussochs, segna 1500 anni di cristianesimo, la Chiesa copta-ortodossa, che renderà green il suo Monastero San Bishoy a Wadi El Natroun in Egitto, visitato da circa 100.000 pellegrini, soprattutto copto ortodossi ogni estate; Jinja Honcho, l'Associazione dei santuari shintoisti in Giappone, responsabile di circa 80.000 santuari, tra cui molti nelle foreste che sono le dimore delle divinità kami». Arc è stata fondata dal Principe Filippo nel 1995 per aiutare le grandi fedi del mondo a sviluppare programmi ambientali in base ai loro insegnamenti, credenze e pratiche e ha lavorato sull'aspetto ambientale dei luoghi sacri e delle vie di pellegrinaggio per molti anni. Nel 2006 Wwf e Arc hanno pubblicato un documento intitolato Beyond Belief, che ha esplorato il ruolo che la fede può svolgere nella protezione di foreste sacre, montagne, fiumi, laghi, mari e deserti«.
Giacomo Galeazzi
Oltretevere
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