La stazione Centrale di Milano sarà dedicata a santa Francesca Saverio Cabrini, patrona dei migranti. L’inaugurazione avverrà domani, Festa liturgica della Santa, alla presenza del Segretario di Stato Vaticano, il card. Tarcisio Bertone, di mons. Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, e della superiora generale delle suore fondate dalla religiosa lombarda, madre Patricia Spillane. Nata a Sant'Angelo Lodigiano (LO) il 15 luglio 1850 da una modesta famiglia di agricoltori, Francesca Cabrini fondò l'Istituto delle Missionarie del Sacro Cuore di Gesù, a Codogno (LO) nel 1880. Per le circostanze storiche e per la volontà del Papa Leone
XIII, il suo sogno missionario orientato alla Cina, venne spostato agli Stati Uniti e all'America del Sud, dove milioni di italiani emigravano in cerca di lavoro, di speranza e di migliori condizioni di vita. E proprio per gli italiani in terra straniera che Madre Cabrini fondò scuole, orfanotrofi, educandati, ospedali e centri sociali in Centro America, Brasile e Argentina, in molti stati dell'America del Nord, in Europa. Divenuta cittadina statunitense nel 1946 diventa anche la prima santa di questo Paese. Una missione “speciale”, quella di Madre Cabrini – scrive oggi Lucetta Scaraffia su “L’Osservatore Romano” - perché dedicata appunto agli emigranti, a quegli italiani che abbandonavano la patria e spesso la famiglia per trasferirsi “in terre sconosciute, dove si parlavano lingue per loro incomprensibili e soprattutto dove i cattolici erano una minoranza, per di più anche loro — in grandissima parte irlandesi — non particolarmente amichevoli”. Una donna “piena di spirito e di coraggio – spiega Scaraffia - quella a cui viene intitolatala Stazione Centrale di Milano: sempre pronta ad aiutare tutti, senza distinzione di religione o di colore della pelle, e particolarmente attenta a difendere i diritti delle donne. Proprio la persona che ci voleva, nel nostro difficile mondo di oggi”. Domenica, nel 60° anno di Proclamazione a "Patrona universale degli emigranti" su iniziativa dell’Ufficio Migrantes della diocesi di Lodi si svolgerà a Sant’Angelo Lodigiano un pellegrinaggio sulle orme della santa che si concluderà con una solenne celebrazione eucaristica. Agensir
XIII, il suo sogno missionario orientato alla Cina, venne spostato agli Stati Uniti e all'America del Sud, dove milioni di italiani emigravano in cerca di lavoro, di speranza e di migliori condizioni di vita. E proprio per gli italiani in terra straniera che Madre Cabrini fondò scuole, orfanotrofi, educandati, ospedali e centri sociali in Centro America, Brasile e Argentina, in molti stati dell'America del Nord, in Europa. Divenuta cittadina statunitense nel 1946 diventa anche la prima santa di questo Paese. Una missione “speciale”, quella di Madre Cabrini – scrive oggi Lucetta Scaraffia su “L’Osservatore Romano” - perché dedicata appunto agli emigranti, a quegli italiani che abbandonavano la patria e spesso la famiglia per trasferirsi “in terre sconosciute, dove si parlavano lingue per loro incomprensibili e soprattutto dove i cattolici erano una minoranza, per di più anche loro — in grandissima parte irlandesi — non particolarmente amichevoli”. Una donna “piena di spirito e di coraggio – spiega Scaraffia - quella a cui viene intitolata
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Ma cavolo siete impazzitti a Milano?