Passa ai contenuti principali

India. Il santuario del "Santo della sabbia rossa", venerato anche dai non cristiani

Per onorare San Giovanni de Britto, i gesuiti della Provincia di Madurai, in India, hanno preparato una grande iniziativa che hanno chiamato The Britto Shrine Dream Project, cioè un grande santuario in onore del Santo, come informa la Curia generalizia dei Gesuiti. Come i missionari gesuiti italiani suoi predecessori - Roberto de Nobili, Costantino Beschi, Giacomo Tommaso De Rossi - de Britto è un'icona della Chiesa cattolica del Tamil Nadu. Secondo la tradizione, la terra del luogo del suo martirio si colorò miracolosamente di rosso, tanto che ancora oggi i fedeli lo chiamano "il Santo della sabbia rossa". Dopo l'apostolo San Tommaso egli è
per ora l'unico martire-santo della Chiesa indiana. Il dipartimento del turismo del governo del Tamil Nadu riconosce il suo Santuario come luogo turistico sacro.
Nato nel 1647, Giovanni preferì i poveri e i paria dell'India alla gloria della sua discendenza regale in Portogallo. Senza paura predicò contro la poligamia dei piccoli re locali perché potessero accedere al battesimo e rimanere fedeli agli impegni familiari. Per questo dovette affrontare minacce, l'arresto e la persecuzione e infine la decapitazione il 4 febbraio 1693, nei pressi del villaggio di Oriyur. I pellegrini che si recano al suo santuario sono soprattutto i poveri contadini della zona, di cui circa il 40% non cristiani. Per mancanza di denaro il santuario è stato trascurato per molto tempo, ma ora finalmente ecco il sogno: ristrutturare le tre chiese, promuovere la vita di preghiera, ritiri e direzione spirituale, approvvigionamento di acqua potabile e facilità di ristoro per i pellegrini, attività sociali per i contadini dei dintorni, allestire un museo e uno spettacolo di "suoni e luci" sulla vita del Santo. (SL) (Agenzia Fides)

Commenti

Post popolari in questo blog

La "Madonna che scioglie i nodi" c'è pure a Lainate!

L’acqua calda è già stata trovata. Lo so. Ma sentirselo ricordare è sempre salutare. In questo blog, ad esempio, avevo associato recentemente la figura di papa Francesco col quadro della Madonna che scioglie i nodi. Un’opera fino ad allora a me sconosciuta e che subito mi ha preso. Ciò che non sapevo ancora però è che la devozione a questa immagine esiste pure da tempo nella nostra diocesi ambrosiana. Me lo ha segnalato la sig.ra Emilia Flocchini, della Comunità Pastorale Maria Madre della Chiesa e San Barnaba in Gratosoglio a Milano. Dopo aver letto il mio post mi ha scritto a completamento: “L'elemento interessante sta nel

Buon Natale, nucleo famigliare!

La Natività  (olio su tela, 50×40 cm) di Julio Padrino.  Dipinto realizzato in occasione della 45a rappresentazione del presepe vivente di Cerqueto (2011).   È una scena intima, realistica, questa di Padrino. Quasi una fotografia. Le figure sono proporzionate e non interscambiabili. Il padre non fa capolino dalla cornice, ma partecipa a pieno titolo nel quadro. Il mood non è sdolcinato: c'è qualcosa che impensierisce, ma l'incoraggiamento reciproco prevale. Credo che qualche versetto di Matteo possa fungere da buona didascalia, o almeno io così li leggo: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua moglie; perché ciò che in lei è generato, viene dallo Spirito Santo. Giuseppe fece come l'angelo del Signore gli aveva comandato e prese con sé sua moglie. (Matteo 1,20; 24) A conclusione del Sinodo straordinario sulla famiglia ed in preparazione a quello ordinario, il Natale di quest'anno ci chiede di

Donne nude di una tribù trattate come animali da circo. E' polemica

Siamo nelle Isole Andaman, in India. Un video (pubblicato dal sito dell'Observer) mostra delle donne di una tribù primitiva protetta che danzano per i turisti in cambio di cibo (oppure dopo bicchieri di vino versati da un poliziotto per il quale avevano dato spettacolo). Il video ha provocato la collera dei movimenti umanitari e ha determinato l'apertura di un'inchiesta. Secondo la legge indiana varata per proteggere i gruppi tribali dalle contaminazioni esterne, dai pericoli e dalle malattie, è proibito fotografarle, riprenderle ed entrare in contatto con loro. Il ministro indiano degli Affari Tribali, V. Kishore Chandra Deo. ha assicurato che prenderà delle