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"Vi annuncio una grande Gioia". 200 francescani a Sesto S.G.

Dal 10 al 22 novembre si terrà a Sesto San Giovanni la Missione Cittadina celebrata contemporaneamente in ciascuna delle dieci Parrocchie oltre che con diversi momenti decanali. Seguiranno questa esperienza circa 200 Francescani (frati, suore e laici), i quali saranno ospitati presso famiglie che hanno dato la disponibilità. La speciale predicazione sestese coincide con la tradizionale Missione nazionale che i Francescani, provenienti da tutte le province italiane, predicano ogni anno in una regione diversa. Dell’iniziativa ne parla fr. Marco Ferrario.



Perche una missione a Sesto? Questa missione è stata fortemente voluta dai parroci di Sesto, circa due anni orsono, con l’obiettivo di portare l’annuncio del vangelo a tutti, praticanti e non praticanti, e in modo particolare ai giovani e alle giovani famiglie. La preparazione è stata lunga e laboriosa per il numero di parrocchie e le molte persone coinvolte e alla fine circa 200 missionari francescani provenienti da tutta Italia si sono resi disponibili a venire a Sesto.


Che cos’è una Missione al Popolo?


Perché per le strade di Sesto? Perché ovunque c’è un uomo lì c’è attesa, consapevole o inconsapevole, di Gesù e la Chiesa, riscoprendo il proprio mandato missionario, sente il bisogno di rispondere a questa attesa andando incontro alle persone là dove vivono, si muovono e lavorano: nelle case, per le strade, nelle piazze, nelle fabbriche, negli ospedali, nei bar, nei centri commerciali, nelle metropolitane e nelle scuole.


Con quale stile? Lo stile tipicamente francescano ossia umile, semplice, fraterno, diretto e gioioso. Umile perché siamo tutti sullo stesso piano; semplice perché condividiamo la stessa condizione umana; fraterno perché siamo un gruppo di fratelli che lavorano insieme e al contempo fratelli di tutti gli uomini, figli dello stesso Padre, diretto perché affrontiamo subito il nocciolo della questione e infine gioioso perché consapevoli di portare un annuncio di grande gioia: la presenza viva di Gesù in mezzo agli uomini.


Gli appuntamenti più importanti


Nelle case - Alcune famiglie hanno messo a disposizione generosamente la loro casa dove accoglieranno vicini, amici, parenti e chi interessato ad ascoltare la parola di Dio. La condivisione guidata inizialmente da un missionario verrà proseguita successivamente da laici. E’ un tornare alle origini quando i primi cristiani si radunavano nelle case e lì condividevano la loro fede, dipanavano i loro dubbi e si sostenevano reciprocamente. E’ un luogo caldo, accogliente e autentico.


Per le strade - Circa 200 missionari francescani, fra suore, frati e laici, provenienti da tutta Italia, busseranno senza appuntamento alle porte di casa dei condomini, gireranno per le stazioni delle metropolitane (a Sesto ce ne sono 3) per parlare con la gente, daranno conforto agli ammalati negli ospedali e nelle case, porteranno un messaggio evangelico ai lavoratori e la loro gioia ai ragazzi e bambini delle scuole. Infine i giovani cristiani di Sesto, unitamente a giovani missionari francescani porteranno la loro testimonianza ai coetanei in giro per tutta la città.


Nelle parrocchie - Oltre ai momenti di preghiera e incontro, secondo orari propri di ogni parrocchia, verrà portata avanti “la staffetta di adorazione eucaristica silenziosa”. In pratica ogni parrocchia, nel suo territorio, organizzerà turni di adorazione di 24 ore. Alla fine del turno, di uno o due giorni, la parrocchia in carico passerà il testimone ad un’altra parrocchia fino alla fine della missione.


Spazio Arte - Numerosi gli eventi culturali-religiosi per i giovani e per tutta la comunità. Il comune di Sesto, per la Missione ha dato la disponibilità di Spazio Arte, ogni sera alle ore 21, dal 13 al 18 novembre, dove tra i numerosi incontri segnaliamo quelli con Domenico Sigalini, vescovo di Palestrina e con l’ex chitarrista di Vasco Rossi, Nando Bonini.


Importante, da ultimo. Segnaliamo chiaramente a tutti che nessuna offerta di carità verrà richiesta durante gli incontri nelle case, onde evitare che estranei alla Missione approfittino dell’occasione per sottrarre denaro a persone in buona fede.
È l’andare, l’uscire per raggiungere le persone là dove vivono. Nasce dalla logica dell’Incarnazione di Gesù il quale lasciò il Cielo per venire a condividere la nostra vita sulla Terra. Prima di risalire al Cielo Gesù diede questo comando ai suoi discepoli: “Andate in tutto il mondo, battezzate e portate la buona notizia che vi ho annunciato: Dio è Padre buono, cammina con noi e vuole farci diventare come lui: altrettanti Gesù”.

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