La commissione internazionale
d'inchiesta sulle apparizioni di Medjugorje presieduta dal cardinale
Camillo Ruini ha concluso i suoi lavori. L'esito dello studio
ora verrà sottoposto alla Congregazione per la Dottrina della fede
presieduta dal neo-cardinale Gehrart Müller. Lo ha confermato il
direttore della Sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi.
Il portavoce vaticano ha spiegato che
«ieri, venerdì 17 gennaio, ha avuto luogo l'ultima riunione della
Commissione internazionale di
inchiesta su Medjugorje, costituita
presso la Congregazione per la Dottrina della fede sotto la
presidenza del cardinale Ruini». La commissione «ha così terminato
i suoi lavori», ha aggiunto Lombardi e «come previsto, l'esito
dello studio verrà ora sottoposto alle competenti istanze della
stessa Congregazione».
Non è dunque affatto detto che in
tempi brevi vengano rese note le conclusioni della commissione, che
ha agito con poteri consultivi per conto dell'ex Sant'Uffizio su
input iniziale di Benedetto XVI.
Le apparizioni mariane di Medjugorje,
un paesino dell'Erzegovina, hanno avuto inizio nel 1981 e continuano
ancora oggi. Dei sei veggenti, tre continuano assicurano di avere
ancora l'apparizione quotidiana alla stessa ora del pomeriggio e in
qualunque luogo essi si trovino in quel momento: sono Vicka (che vive
a Medjugorje), Marija (che vive a Monza) e Ivan (che vive negli Stati
Uniti ma torna spesso a Medjugorje). Mirjana ha un'apparizione ogni
giorno 2 del mese, mentre gli ultimi due veggenti hanno
un'apparizione all'anno.
Un problema che si è trovata ad
affrontare la commissione è rappresentato dall'enorme mole di
messaggi attribuiti alla Madonna, che continuano ad essere divulgati.
Una strada che sembrava fosse stata inizialmente imboccata dalla
commissione era quella di focalizzarsi sui primi eventi e sui primi
messaggi.
La fine del lavoro della commissione
non significa che l'esito sarà immediatamente divulgato. La
Congregazione per la dottrina della fede esaminerà il dossier e
quindi presenterà le sue conclusioni al Papa. Com'è noto il vescovo
di Mostar, monsignor Peric, come pure il suo predecessore Zanic, in
carica al momento dell'inizio delle apparizioni, sono sempre stati
decisamente contrari a riconoscere la soprannaturalità delle
apparizioni. Mentre altri alti prelati, tra questi il cardinale
arcivescovo di Vienna Christoph Schoenborn, sono decisamente
favorevoli. La parrocchia di Medjugorje è diventata uno dei luoghi
mariani più visitati al mondo. Moltissime persone si avvicinano o si
riavvicinano alla fede dopo essere state lì in pellegrinaggio.
ANDREA TORNIELLI
Vaticaninsider
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