Nei
Paesi in via di sviluppo il turismo sfrenato può avere effetti
devastanti su ambiente e cultura locale. Il nuovo documentario.
Il
turismo è un'industria che fa girare l'economia e produce ricchezza,
ma quando va fuori controllo può anche avere effetti distruttivi. Ce
lo mostra "Gringo
Trials",
il nuovo documentario
dell'antropologa americana Pegi Vail, che
utilizzando esempi drammatici mostra come in alcune parti del mondo
il turismo non pianificato o mal gestito stia danneggiando
irreversibilmente l'ambiente e la cultura indigena.
Il
documentario inizia nella giungla boliviana, dove negli ultimi anni
si è registrato un boom di turisti grazie alla pubblicazione del
romanzo autobiografico di Yossi Ghinsberg, sopravvissuto
miracolosamente per tre settimane dopo essersi perso nella foresta
pluviale. Da allora molti viaggiatori si sono recati in Bolivia in
cerca di avventure, mettendo in grave pericolo il fragile ecosistema.
Il racconto di storie come quella di Ghinsberg, secondo Pegi Vail,
contribuisce al fenomeno della "globalizzazione del turismo",
a causa del quale l'arrivo in massa di turisti mette a dura prova le
infrastrutture dei Paesi in via di sviluppo e consente ai grandi
operatori turistici di trarre benefici iniqui.
Il
documentario prosegue mostrando l'impatto devastante che ha la festa
di luna piena sulla spiaggia dell'isola di Koh Pha Ngan, in
Thailandia. Pegi Vail, intervistata dalla Cnn,
ha dichiarato di essere stata colpita dalla scarsa consapevolezza che
i viaggiatori hanno del proprio ruolo e la frequente insensibilità
diffusa nel settore turistico. Secondo la sua opinione, infatti, "se
si sta andando a Koh Pha Ngan solo per la festa della luna piena,
perché sia eliminata dalla vostra lista delle cose da fare prima di
morire, allora questo è il motivo sbagliato per viaggiare. Sarebbe
la stessa festa a casa poiché si sta solo usando il luogo come
sfondo".
Dal
film emerge come spesso i viaggiatori, che provengono dalla classe
media nei Paesi industrializzati, viaggino nelle parti più povere
dei Paesi che visitano in cerca della loro idea di ciò che è "più
autentico", ma in realtà stiano cercando solo immagini
romanzate che non esistono più.
"Non
importa quale sia il vostro budget, non costa nulla fare ricerche
sulla destinazione, per saperne di più circa l'ambiente e la
cultura", suggerisce Pegi Vail, "Io leggerei le opere di
scrittori locali che hanno scritto sulla propria cultura - o almeno
la sezione di storia della guida".
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