Passa ai contenuti principali

Chiesa e Ici: a testa alta


Le tasse non sono un optional e l’Ici, quando dovuta, va pagata. Senza furbizie. Se ci fossero casi accertati di elusione, bisogna perseguirli. È questa la linea, più volte ribadita, della Chiesa italiana sull’Ici, la tassa degli immobili al centro di polemiche che non si placano e di operazioni di vera e propria disinformazione: il caso del filmato dei radicali con le false accuse alla Chiesa di Ferrara sui pagamenti Ici è un esempio lampante. Il video sosteneva che la
diocesi non aveva versato il dovuto, ma la realtà era ben diversa e sarebbe bastato verificare le informazioni per scoprire pagamenti e ricevute (cosa fatta da altri giornalisti, corretti e scrupolosi).
La linea di piena responsabilità e di trasparenza l’ha riassunta da tempo il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei. E nella direzione di una legislazione sempre più chiara ed efficace si sta muovendo il governo, anche in rapporto al complesso contenzioso aperto a livello europeo. Una maggiore chiarezza sulle norme già esistenti e una loro definizione per evitare possibili fraintendimenti – questo il processo in corso – è auspicabile. Lo ha ribadito una volta di più sabato il neo cardinale arcivescovo di Firenze Giuseppe Betori che è stato segretario della Conferenza episcopale italiana. “Fare chiarezza nelle norme è sempre utile – ha affermato – e sarà salutato favorevolmente dalla Chiesa. Purché sia fatto salvo il riconoscimento delle attività a servizio della gente, destinate al culto e al non profit”. Allo stesso modo, nei giorni scorsi, monsignor Domenico Pompili, “portavoce” della Cei, ha precisato che “ogni intervento volto a introdurre chiarimenti alle formule vigenti sarà accolto con la massima attenzione e senso di responsabilità”. Sottolineando però anche la necessità che venga “riconosciuto e tenuto nel debito conto” il valore sociale delle attività non profit della Chiesa e non solo della Chiesa.
Sono queste le carte sul tavolo della partita: una legislazione da chiarire meglio, privilegi che non si vogliono, trasparenza e responsabilità. Senza il fumo dei pregiudizi e delle disinformazioni che pure si sono viste in questo periodo nei confronti della Chiesa. Con la consapevolezza che Chiesa e Stato hanno interessi comuni e non contrapposti nei riguardi del Paese. Il Nuovo Concordato, il cui anniversario ricorreva il 18 febbraio, ricorda senza mezze misure l’impegno a collaborare per la promozione dell’uomo e il bene dell’Italia. Impegno che si traduce certo nel pagare le tasse e, per quanto riguarda la Chiesa, anche nelle innumerevoli attività di servizio e sostegno alla società civile, ai poveri, agli esclusi e agli emarginati. Nelle attività educative e di promozione, come ad esempio le scuole e gli oratori. È una trama a maglie fitte, diffusa e radicata, talvolta un vero e proprio tessuto di fiducia e di speranza per l’intera società.
Cercare di screditare tutto questo davvero non serve ad alcuno. Nemmeno a fare cassa. Di fronte alla verità dei fatti, anche chi non condivide un pensiero e una presenza è chiamato all’onestà intellettuale.

Alberto Campoleoni
Agensir


Commenti

Post popolari in questo blog

La "Madonna che scioglie i nodi" c'è pure a Lainate!

L’acqua calda è già stata trovata. Lo so. Ma sentirselo ricordare è sempre salutare. In questo blog, ad esempio, avevo associato recentemente la figura di papa Francesco col quadro della Madonna che scioglie i nodi. Un’opera fino ad allora a me sconosciuta e che subito mi ha preso. Ciò che non sapevo ancora però è che la devozione a questa immagine esiste pure da tempo nella nostra diocesi ambrosiana. Me lo ha segnalato la sig.ra Emilia Flocchini, della Comunità Pastorale Maria Madre della Chiesa e San Barnaba in Gratosoglio a Milano. Dopo aver letto il mio post mi ha scritto a completamento: “L'elemento interessante sta nel

Donne nude di una tribù trattate come animali da circo. E' polemica

Siamo nelle Isole Andaman, in India. Un video (pubblicato dal sito dell'Observer) mostra delle donne di una tribù primitiva protetta che danzano per i turisti in cambio di cibo (oppure dopo bicchieri di vino versati da un poliziotto per il quale avevano dato spettacolo). Il video ha provocato la collera dei movimenti umanitari e ha determinato l'apertura di un'inchiesta. Secondo la legge indiana varata per proteggere i gruppi tribali dalle contaminazioni esterne, dai pericoli e dalle malattie, è proibito fotografarle, riprenderle ed entrare in contatto con loro. Il ministro indiano degli Affari Tribali, V. Kishore Chandra Deo. ha assicurato che prenderà delle

Buon Natale, nucleo famigliare!

La Natività  (olio su tela, 50×40 cm) di Julio Padrino.  Dipinto realizzato in occasione della 45a rappresentazione del presepe vivente di Cerqueto (2011).   È una scena intima, realistica, questa di Padrino. Quasi una fotografia. Le figure sono proporzionate e non interscambiabili. Il padre non fa capolino dalla cornice, ma partecipa a pieno titolo nel quadro. Il mood non è sdolcinato: c'è qualcosa che impensierisce, ma l'incoraggiamento reciproco prevale. Credo che qualche versetto di Matteo possa fungere da buona didascalia, o almeno io così li leggo: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua moglie; perché ciò che in lei è generato, viene dallo Spirito Santo. Giuseppe fece come l'angelo del Signore gli aveva comandato e prese con sé sua moglie. (Matteo 1,20; 24) A conclusione del Sinodo straordinario sulla famiglia ed in preparazione a quello ordinario, il Natale di quest'anno ci chiede di