“Sabato prossimo, 11 febbraio, memoria della Beata Vergine Maria di Lourdes, è la Giornata mondiale del malato. Facciamo anche noi come la gente dei tempi di Gesù: spiritualmente presentiamo a Lui tutti i malati, fiduciosi che Egli vuole e può guarirli”. Lo ha ricordato ieri mattina Benedetto XVI, all’Angelus, da piazza San Pietro. Dopo la preghiera mariana, il Papa ha rammentato anche che ieri in Italia si celebrava “la Giornata per la vita, iniziata
per difendere la vita nascente e poi estesa a tutte le fasi e le condizioni dell’esistenza umana. Quest’anno il messaggio dei vescovi propone il tema: ‘Giovani aperti alla vita’. Mi associo ai pastori della Chiesa in Italia nell’affermare che la vera giovinezza si realizza nell’accoglienza, nell’amore e nel servizio alla vita”. Il Santo Padre si è anche rallegrato dell’incontro promosso sabato scorso a Roma dalle Scuole di ostetricia e ginecologia delle Università romane per riflettere sulla “Promozione e tutela della vita umana nascente” e ha salutato “di cuore mons. Lorenzo Leuzzi, i docenti e i giovani presenti in Piazza San Pietro”.
L’acqua calda è già stata trovata. Lo so. Ma sentirselo ricordare è sempre salutare. In questo blog, ad esempio, avevo associato recentemente la figura di papa Francesco col quadro della Madonna che scioglie i nodi. Un’opera fino ad allora a me sconosciuta e che subito mi ha preso. Ciò che non sapevo ancora però è che la devozione a questa immagine esiste pure da tempo nella nostra diocesi ambrosiana. Me lo ha segnalato la sig.ra Emilia Flocchini, della Comunità Pastorale Maria Madre della Chiesa e San Barnaba in Gratosoglio a Milano. Dopo aver letto il mio post mi ha scritto a completamento: “L'elemento interessante sta nel
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