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Messa dalla Grotta del latte, meta di molti pellegrinaggi

Tv2000 per tutto il tempo d’Avvento, trasmetterà la celebrazione eucaristica dal luogo dove, secondo la tradizione, Maria avrebbe allattato Gesù, meta di pellegrinaggio anche per le donne musulmane

Quando nel 1963 e poi nel 1965 Karol Wojtyla, da vescovo, visitò la Terra Santa, scrivendo alla fine del secondo viaggio una sorta di diario con delle meditazioni sui luoghi visti, rimase particolarmente colpito dalla «Grotta del latte» di Betlemme, una grotta che si trova nei pressi di quella della natività ed è meta di molti pellegrinaggi. Qui, secondo una pia tradizione, la Madonna avrebbe allattato il
piccolo Gesù prima della fuga in Egitto, e alcune gocce del suo latte cadendo sulla roccia ne avrebbero modificato il colore. Al di là delle corrispondenze storiche – i vangeli di Matteo e Luca, gli unici a descrivere la nascita di Cristo, fanno accadere l’evento che ha diviso in due la storia a Betlemme, e proprio qui gli studi archeologici attestano una tradizione antichissima di culto e di venerazione in quella che oggi è conosciuta in tutto il mondo come la Grotta della natività – il luogo dell’allattamento è particolarmente segnato dalla devozione di credenti anche non cristiani. Sono tante infatti le donne musulmane che ci vanno per chiedere la grazia di avere il latte per allattare i figli, o la grazia di una maternità.
È significativo che a partire dal 28 novembre, per tutto il tempo d’Avvento e poi del Natale, fino al 5 gennaio, Tv2000, l’emittente dei vescovi italiani diretta da Dino Boffo abbia deciso di trasmettere la messa quotidiana mattutina delle 8,30 in diretta dalla Grotta del latte (sul canale 28 del Digitale terrestre e in streaming su www.tv2000.it). Alla celebrazione prenderanno parte anche una ventina di monache di clausura. La grotta è affidata alla Custodia di Terra Santa, ma si trova nella città vecchia, quindi nella parte musulmana. Non è stato semplice organizzare la diretta quotidiana superando difficoltà politiche e amministrative.
Padre Michele Piccirillo, il grande archeologo francescano scomparso tre anni fa, ha più volte raccontato come le puerpere prive di latte o le donne desiderose di maternità, secondo un’antica tradizione, bevano un bicchiere d’acqua dove hanno disciolto qualche granello di polvere della roccia di questa grotta, per richiedere l’intercessione di Maria.
Il diffondersi della devozione aveva portato la Custodia a edificare, nel 1871, un piccolo ospizio e una chiesetta, la cui facciata fu poi, nel 1935, decorata da artigiani locali che lavorarono la pietra come madreperla. Una nuova cappella venne eretta da fra’ Lorenzo Bode in occasione del Giubileo del 2000, e in preparazione dello storico pellegrinaggio di Giovanni Paolo II, che da vescovo, nel suo diario di viaggio, aveva scritto: «Giungo in questi luoghi che Tu hai riempito di Te una volta per sempre...».

ANDREA TORNIELLI
Vaticaninsider

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