In centinaia di migliaia attesi a Mariamabad per l'appuntamento annuale che quest'anno si incrocia con l'11 settembre. E sono molto alti i timori per la sicurezza.
Si avvicina per i cristiani del Pakistan l'appuntamento per il pellegrinaggio al santuario nazionale di Mariamabad, che si svolge ogni anno a settembre: ogni anno sono in centinaia di migliaia a convergere in questo luogo che si trova nello Stato del Punjab. Ma in questo 2011 è una vigilia segnata da un po' di apprensione: in questo anno già segnato dall'uccisione in marzo di Shahbaz Bhatti e
poi dalle tensioni seguite all'operazione dei marines che ha portatao alla morte di Osama bin Laden, c'è il timore che qualcuno possa approfittare del raduno per compiere un attentato anti-cristiano. Per di più il pelegrinaggio si tiene proprio dal 9 all'11 settembre. Che vuol dire proprio nel decennale dell'attentato alle Torri Gemelle.Di qui un appello alle autorità pakistante perché siano aumentate le misure di sicurezza. A lanciarlo è l'agenzia UcaNews che dà voce a uno degli organizzatori dell'evento, padre Ashraf Gill. he racconta un particolare inquietante: già l'anno scorso il metal detector che avrebbe dovuto controllare gli ingressi non era funzionante: una falla che avrebbe potuto costare molto cara.
Quest'anno il pellegrinaggio nazionale ha già dovuto fare i conti con un altro problema: la grave crisi nel sistema dei trasporti ferroviari pakistani. A causa delle difficioltà finanziarie che non permettono l'acquisto di nuovi mezzi sono rimaste appena 102 locomotive per 152 treni, una grave disfunzione che provoa ritardi di ore nei collegamenti. Un problema che tocca molto da vicino i pellegrini che si spostano principalmente in treno.
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