vi scrivo mentre cominciano le catechesi della Giornata Mondiale della Gioventù a Madrid. Bellissimi ed indimenticabili i ricordi delle edizioni cui partecipai nei bei tempi giovanili: Manila, Parigi, Roma.
Quest’anno ci siamo adoperati perché sia presente anche una delegazione di Huacho. Due giovani sono state scelte da noi missionari su invito della diocesi di Milano. Dal dicembre scorso fervono i preparativi, specialmente la richiesta del visto per venire in Italia. il biglietto lo ha pagato la pastorale giovanile di Milano; la parrocchia di Concorezzo si è offerta di ospitarle ed ha offerto le spese del raid a Madrid e delle giornate. Le ragazze entusiaste si sono date da fare per svolgere per filo e per segno (spesandole) tutte le trafile burocratiche, prepararsi, mettere da parte una borsa di viaggio...Tutto bene? Invece no. Inspiegabilmente l’ambasciata italiana
nega il visto a ambedue. Perché? Ufficialmente “non si ha dimostrato con certezza che ritorneranno” (mentre si tratta di persone che hanno fatto fatica a ottenere due settimane di permesso lavorativo e che hanno tutti i loro legami affettivi qui in Perú), però informalmente trapela che l’impedimento nasce dall’aver manifestato che varcheranno il confine spagnolo, alla faccia del trattato di Schengen, che non è stato sospeso, ma a quanto pare già non si applica.... Ci sentiamo costernati e smarriti di fronte a questo respingimento dei legali. Mi chiedo a che serve questo tipo di politiche migratorie se non a indurre all’illegalità. Purtroppo sono domande inutilmente senza risposta. Possiamo solo constatare che le chiusure aumentano e che solo alcuni, di solito i più deboli e onesti, ne pagano le conseguenze.In questi giorni ho ricevuto la visita di alcuni familiari: per venire dall’Italia al Perù non c’è nemmeno bisogno del visto! in un periodo di crisi nessuno si sogna di impedire l’ingresso a dei turisti, qui. Il mio ritorno in Italia era stato programmato per settimana prossima in modo da accompagnare 4 o 5 giorni le nostre delegate a conoscere qualcosa della diocesi ambrosiana, invece sarò totalmente disoccupato. Anche per questo non abbiate paura a invitarmi per incontri personali o comunitari! (per adesso l’unico appuntamento fisso è la celebrazione dei mie 20 anni di sacerdozio alla Madonna dell’Albero di Prospiano domenica 4 settembre alle 10) Buone vacanze per quelli che le fanno e buon rientro a tutti!
nega il visto a ambedue. Perché? Ufficialmente “non si ha dimostrato con certezza che ritorneranno” (mentre si tratta di persone che hanno fatto fatica a ottenere due settimane di permesso lavorativo e che hanno tutti i loro legami affettivi qui in Perú), però informalmente trapela che l’impedimento nasce dall’aver manifestato che varcheranno il confine spagnolo, alla faccia del trattato di Schengen, che non è stato sospeso, ma a quanto pare già non si applica.... Ci sentiamo costernati e smarriti di fronte a questo respingimento dei legali. Mi chiedo a che serve questo tipo di politiche migratorie se non a indurre all’illegalità. Purtroppo sono domande inutilmente senza risposta. Possiamo solo constatare che le chiusure aumentano e che solo alcuni, di solito i più deboli e onesti, ne pagano le conseguenze.In questi giorni ho ricevuto la visita di alcuni familiari: per venire dall’Italia al Perù non c’è nemmeno bisogno del visto! in un periodo di crisi nessuno si sogna di impedire l’ingresso a dei turisti, qui. Il mio ritorno in Italia era stato programmato per settimana prossima in modo da accompagnare 4 o 5 giorni le nostre delegate a conoscere qualcosa della diocesi ambrosiana, invece sarò totalmente disoccupato. Anche per questo non abbiate paura a invitarmi per incontri personali o comunitari! (per adesso l’unico appuntamento fisso è la celebrazione dei mie 20 anni di sacerdozio alla Madonna dell’Albero di Prospiano domenica 4 settembre alle 10) Buone vacanze per quelli che le fanno e buon rientro a tutti!
Don Ambrogio Cortesi
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