I dodici ragazzi che pranzeranno con il Papa saranno scelti per la prima volta tra i volontari che hanno contribuito alla realizzazione della Giornata mondiale della gioventù. Benedetto XVI siederà personalmente in confessionale per impartire il sacramento della riconciliazione ad alcuni giovani. Tra gli incontri tematici anche quello con i docenti universitari di meno di 40 anni.
Sono alcune delle novità della XXVI Giornata mondiale della gioventù, la terza per Benedetto XVI dopo Colonia 2005 e Sydney 2008, quella in cui si consoliderà lo
stile impresso da papa Ratzinger alle Gmg inventate dal predecessore, e il proprio modo di relazionarsi con il mondo giovanile. Le Gmg non sono un raduno rock e io non sono una star, disse Papa Ratzinger nel discorso alla Curia del dicembre 2008, dopo Sydney. Da subito Joseph Ratzinger, – teologo raffinato, una vita trascorsa tra i libri e i fascicoli della Congregazione per la dottrina della fede, con una breve parentesi pastorale come vescovo – ha sentito lo spessore della eredità di Wojtyla rispetto ai giovani: per un intero universo di adolescenti, giovani, giovanissimi, ma anche più che trentenni, Giovanni Paolo II non solo era l'unico papa mai conosciuto ma era diventato un interlocutore privilegiato e un punto di riferimento persino per molti lontani dalla fede.
Benedetto XVI si è mostrato consapevole della difficoltà di raccogliere questo testimone. Nella prima messa del pontificato, il giorno dopo l'elezione, ha annunciato che sarebbe stato presente alla Giornata mondiale della gioventù di Colonia. Il 25 aprile 2005, incontrando in connazionali in Vaticano, ha rimarcato che «non è vero che i giovani sono materialisti e consumisti» e ha sottolineato la necessità di dare risposte alle domande dei ragazzi. Ancora nella primissima fase del pontificato, davanti ai vescovi italiani riuniti per l'assemblea generale il 30 maggio 2005 ha sottolineato che parlare ai giovani è la «grande sfida» della Chiesa.
La Gmg di Colonia era stata convocata da Papa Wojtyla, mentre Sydney è stata la prima interamente di stampo ratzingeriano, a Madrid conferma quanto osservò il cardinale Pell a conclusione della Giornata di Sydney: le Gmg non sono di un Papa, ma della Chiesa.
A Sydney Papa Ratzinger aveva mostrato di credere con convinzione alla validità della Gmg e si era impegnato per garantirne il successo, sempre fedele al proprio stile: più preghiera e meno kermesse, adorazione eucaristica, discorsi complessi, non difficili, ma impegnativi, per ragazzi che non hanno paura di impegnarsi. In Australia il Papa puntò la propria attenzione sulla necessità di difendere il creato e sulla lotta della Chiesa contro la pedofilia.
La Gmg di Madrid si svolge mentre in diverse città del mondo monta la protesta sociale, sull'onda della crisi, e in Spagna – a pochi mesi dalle politiche – si rafforzano gli «indignados». Sarà il Papa a valutare quanto di tale contesto far entrare nella riflessione dei prossimi quattro giorni, attraverso i discorsi, gli incontri, tra cui anche quelli istituzionali con i reali di Spagna e il premier Zapatero. La Chiesa italiana, che alla Gmg partecipa con una presenza massiccia di circa centomila ragazzi e metà dell'intero episcopato, si aspetta dalla Gmg «non solo per i giovani che vi prendono parte» ma anche per molti adulti, «uno scatto di ripresa per una rinnovata solidarietà tra le generazioni e un comune impegno per un futuro più umano», come ha detto il segretario generale della Cei, Mariano Crociata.
Il direttore del Sir, Paolo Bustaffa, ha auspicato ascolto reciproco tra «indignados» e ragazzi della Gmg, che «hanno piena consapevolezza della gravità di una crisi», «ci si buttano con una maturità non comune», per «pensare e costruire, non da soli, una società dove la dignità della persona e la passione per la giustizia e la pace siano valori fondamentali e quindi imprescindibili».
Il programma
Benedetto XVI parte oggi alle 9,30 da Ciampino, arriva alle 12 all'aeroporto internazionale di Madrid, dove si svolge la cerimonia di benvenuto e dove tiene un discorso. Il successivo impegno è alle 19,15 quando attraversa con alcuni giovani la Puerta de Alcalà nella Plaza de la Indipendencia, subito dopo, alle 19,30, festa di accoglienza dei giovani nella Plaza de Cibeles.
Domani giornata di incontri sia istituzionali che collegati alla Gmg. Benedetto XVI infatti rende alle 10 una visita di cortesia ai reali di Spagna, nel Palazzo della Zarzuela di Madrid mentre alle 17,30 in nunziatura incontra il premier Louis Zapatero. All'Escorial, alle 11,30 e alle 12, incontra rispettivamente le giovani religiose nel Patio de los Reyes e i giovani docenti universitari, nella basilica di San Lorenzo. Tra gli appuntamenti dedicati ai giovani, il pranzo con 12 di loro nel salone degli ambasciatori della nunziatura, alle 13,45, e la via Crucis, fissata per le 19,30 nella Plaza de Cibeles.
Giovanna Chirri
Gazzetta del sud, 18 agosto 2011
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