Oggi Raffaella Carrà compie 70 anni.
Auguri. L'ho incontrata fugacemente alcuni anni fa quando presentava
il Festival di Sanremo. Per diversi motivi mi trovavo, in quei
giorni, a stare dietro le quinte del palco manifestamente vestito da
prete.
Il luogo di passaggio non permetteva
grandi contatti (anche se qualche confessione sacramentale l'ho
raccolta) ma sensazioni, sì.
Ovviamente il “naso” non è un gran
criterio di giudizio e chi viene
percepito come sfascia-famiglie, chi
come altezzoso, chi come tirchio... non è detto che lo sia
realmente. Così anche nel positivo.
Tuttavia, sempre a naso, posso dire di
avere un buon ricordo di Raffaella in quella circostanza. In
particolare della sua inclinazione a salutare. Salutava tutti con
rispetto (a chi non conosceva dava del lei!) e senza affettazione: il
personale delle pulizie, me che non conosceva per nulla... e lo
faceva pur in un contesto di tensione e di turbinio come è
immaginabile in un retro palco. Era concentrata sul proprio lavoro,
professionale, ma non spocchiosa: una signora.
Tanto diversa da altri presentatori che
mi è capitato di incrociare: “io so' io e voi siete un c..zo!”,
mi pareva di orecchiare nel saluto mancato.
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