Passa ai contenuti principali

A decidere le ferie sono le donne


Quasi tre quarti delle donne afferma di fare la maggior parte delle ricerche quando si tratta di pianificare una vacanza e solo il 9% sostiene che a farlo è il proprio partner. Lo rivela un sondaggio di Skyscanner, condotto tra 1000 viaggiatori internazionali.
Tra gli uomini che hanno ammesso che è il loro partner a cercare la vacanza, un terzo ha sostenuto che di solito lei è più brava nelle ricerche e quindi può trovare offerte migliori, mentre 1 su 10 ha semplicemente ammesso di essere troppo pigro per farlo.
Inoltre un quinto tra questi uomini ritiene che il
proprio partner si diverta più di loro nel cercare le vacanze, mentre il 19% pensa che sia la donna a fare la ricerca perché più puntigliosa – una posizione che trova conferma, visto che solo il 24% delle donne ha dichiarato che sarebbe felice di lasciare al proprio partner tutte le decisioni della vacanza.
Tuttavia sembra che ci sia molta armonia sulla questione ferie con ben il 95% delle donne e il 97% degli uomini che affermano di essere contenti dell’attuale ripartizione di queste “competenze”.
Condizione ulteriormente rafforzata dal fatto che soltanto il 5% ha affermato di essere spesso in disaccordo sulle decisioni che riguardano la vacanza. Considerando la sola scelta dei voli questa ha una probabilità molto bassa di generare disaccordo nella coppia con solo il 2% che ha dichiarato di essere "spesso in disaccordo", mentre la questione del budget è quella più controversa: circa 1 intervistato su 10 ha ammesso di discutere su questo punto.
“Così come spesso accade nei negozi reali, le donne hanno forse più ‘confidenza’ con offerte e prezzi convenienti anche online, probabilmente anche per questo motivo gli uomini tendono a ‘delegare’ l’impresa della ricerca vacanze” commenta Caterina Toniolo, Country Manager di Skyscanner Italia. “Una scelta che pare condivisa, ma allo stesso tempo dal sondaggio risulta che soltanto una su quattro lascerebbe il discorso ferie totalmente nelle mani del compagno...”.

Commenti

Post popolari in questo blog

La "Madonna che scioglie i nodi" c'è pure a Lainate!

L’acqua calda è già stata trovata. Lo so. Ma sentirselo ricordare è sempre salutare. In questo blog, ad esempio, avevo associato recentemente la figura di papa Francesco col quadro della Madonna che scioglie i nodi. Un’opera fino ad allora a me sconosciuta e che subito mi ha preso. Ciò che non sapevo ancora però è che la devozione a questa immagine esiste pure da tempo nella nostra diocesi ambrosiana. Me lo ha segnalato la sig.ra Emilia Flocchini, della Comunità Pastorale Maria Madre della Chiesa e San Barnaba in Gratosoglio a Milano. Dopo aver letto il mio post mi ha scritto a completamento: “L'elemento interessante sta nel

Buon Natale, nucleo famigliare!

La Natività  (olio su tela, 50×40 cm) di Julio Padrino.  Dipinto realizzato in occasione della 45a rappresentazione del presepe vivente di Cerqueto (2011).   È una scena intima, realistica, questa di Padrino. Quasi una fotografia. Le figure sono proporzionate e non interscambiabili. Il padre non fa capolino dalla cornice, ma partecipa a pieno titolo nel quadro. Il mood non è sdolcinato: c'è qualcosa che impensierisce, ma l'incoraggiamento reciproco prevale. Credo che qualche versetto di Matteo possa fungere da buona didascalia, o almeno io così li leggo: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua moglie; perché ciò che in lei è generato, viene dallo Spirito Santo. Giuseppe fece come l'angelo del Signore gli aveva comandato e prese con sé sua moglie. (Matteo 1,20; 24) A conclusione del Sinodo straordinario sulla famiglia ed in preparazione a quello ordinario, il Natale di quest'anno ci chiede di

Donne nude di una tribù trattate come animali da circo. E' polemica

Siamo nelle Isole Andaman, in India. Un video (pubblicato dal sito dell'Observer) mostra delle donne di una tribù primitiva protetta che danzano per i turisti in cambio di cibo (oppure dopo bicchieri di vino versati da un poliziotto per il quale avevano dato spettacolo). Il video ha provocato la collera dei movimenti umanitari e ha determinato l'apertura di un'inchiesta. Secondo la legge indiana varata per proteggere i gruppi tribali dalle contaminazioni esterne, dai pericoli e dalle malattie, è proibito fotografarle, riprenderle ed entrare in contatto con loro. Il ministro indiano degli Affari Tribali, V. Kishore Chandra Deo. ha assicurato che prenderà delle