Dal
23 al 27 aprile a Cancún il congresso promosso dal Pontificio
Consiglio della Pastorale per i Migranti e
gli Itineranti
Il
turismo che fa la differenza è
il tema del VII Congresso Mondiale di Pastorale del Turismo che
si tiene a Cancún, in Messico, dal 23 al 27 aprile, organizzato
congiuntamente dal Pontificio Consiglio della Pastorale per i
Migranti e gli Itineranti e dalla Prelatura di Cancún-Chetumal, con
la collaborazione della Conferenza Episcopale Messicana.
I
lavori del Congresso si svilupperanno intorno a tre ampie tematiche:
il turismo in visione generale, il turismo religioso e il
turismo dei cristiani. Questo permetterà di affrontare argomenti tanto diversi come il turismo sociale, il turismo come risorsa economica per i Paesi e come strumento per superare la povertà, la lotta contro il turismo sessuale, le proposte liturgiche e formative in zone turistiche, il patrimonio culturale a servizio dell'evangelizzazione, l'attenzione pastorale a chi lavora nell'industria turistica, ecc.
turismo dei cristiani. Questo permetterà di affrontare argomenti tanto diversi come il turismo sociale, il turismo come risorsa economica per i Paesi e come strumento per superare la povertà, la lotta contro il turismo sessuale, le proposte liturgiche e formative in zone turistiche, il patrimonio culturale a servizio dell'evangelizzazione, l'attenzione pastorale a chi lavora nell'industria turistica, ecc.
Si
riuniranno, per una riflessione e uno scambio di esperienze, Vescovi,
sacerdoti, religiosi e laici impegnati nella pastorale del turismo,
insieme a persone che, a diverso titolo, si occupano di questo
settore della mobilità umana. Ci sarà il Ministro del Turismo del
Messico, Sig.ra Gloria Rebeca Guevara Manzo, e il Governatore dello
Stato di Quintana Roo, Sig. Roberto Borge Angulo. L’Organizzazione
Mondiale del Turismo sarà presente con un messaggio video del
Segretario Generale, Sig. Taleb Rifai, e con la partecipazione della
Sig.ra Ana Carolina Somarriba, Coordinatrice dei Progetti di Sviluppo
per il Centroamerica. Il Comitato Mondiale di Etica del Turismo sarà
rappresentato dal Dott. Norberto Tonini, suo membro.
Per
la Chiesa saranno presenti il Cardinale Antonio Maria Vegliò,
Presidente del Pontificio Consiglio Migranti e Itineranti,
accompagnato dal Sotto-Segretario, P. Gabriele Bentoglio, e il
Vescovo della città ospitante, S.E. Mons. Pedro Pablo Elizondo
Cárdenas, Prelato di Cancún-Chetumal e Responsabile della pastorale
del turismo della Conferenza Episcopale Messicana. Vi sarà il Nunzio
Apostolico, S.E. Mons. Christophe Pierre, e il Presidente della
Conferenza Episcopale della nazione, S.E. Mons. Carlos Aguiar Retes,
con altri Vescovi. Parteciperà anche il Patriarca di Antiochia, Sua
Beatitudine Béchara Boutros Raï. Gli oltre
200 partecipanti provengono da 40 Nazioni del mondo di
quattro continenti: 5 Paesi dell'Africa, 16 delle Americhe, 6 di Asia
e Medio Oriente, 13 d'Europa.
Il turismo è
una realtà che, pur in periodiche e localizzate flessioni, continua
la sua crescita e tocca molti Paesi del mondo influenzandone le
dinamiche socio-economiche. Secondo l’ultimo rapporto
dell’Organizzazione Mondiale del Turismo (UNWTO), nel corso del
2011 l’aumento dei movimenti turistici è stato del 4.4%, che ha
portato il numero dei turisti internazionali a 980 milioni.
Tra
i relatori, oltre alle persone già menzionate, figurano
Mons. Timothy Verdon, direttore dell’Ufficio diocesano di
Firenze per l’arte sacra e il patrimonio culturale della Chiesa;
S.E. Mons. José Domingo Ulloa Mendieta, Arcivescovo di Panama, ed
altri esperti impegnati in ambito pastorale o civile.
Nel
corso del Congresso è in programma la benedizione di un terreno,
nella laguna Nichupté, ove sarà edificata la Chiesa Santa Maria del
Mare, che sarà dedicata alla pastorale del turismo.
Il discorso
di apertura, lunedì 23 aprile, sarà pronunciato dal Cardinale
Vegliò, di cui si riassume qui il contenuto: dopo aver salutato
tutti i presenti, le autorità civili e religiose, i partecipanti e
gli organizzatori in loco, il Cardinale Vegliò osserva che il
turismo non va visto in chiave riduttiva, come pura e semplice
attività economica. È necessario quindi sviluppare la pastorale del
turismo, di cui fa un breve excursus storico, a partire da Papa
Pio XII. Il Cardinale Vegliò mette quindi in evidenza le numerose
potenzialità del turismo, non tralasciando i suoi fattori negativi e
i rischi che può comportare.
La
Chiesa vuole accompagnare questo fenomeno con una pastorale adeguata
rivolta alle tre ampie aree: il turismo in generale, il turismo
religioso e il turismo dei cristiani.
Circa
il turismo in generale, si deve cercare di renderlo una realtà
veramente umana e umanizzante. Il turismo non è solo un’opportunità,
ma un diritto per tutti e per questo va sviluppato il turismo sociale
(in particolare le famiglie, i giovani, gli studenti, gli anziani e
le persone con disabilità). Il Card. Vegliò fa qui riferimento
all’Enciclica Caritas in veritate, di Papa Benedetto XVI, che
nel paragrafo dedicato al turismo offre utili orientamenti per
l’agire pastorale. La Chiesa ha già sviluppato un itinerario verso
un turismo sociale autentico, sia con ampia riflessione, sia con
iniziative da parte di diocesi, parrocchie e associazioni ecclesiali.
Per
quanto riguarda il turismo religioso, un sempre maggior numero di
persone in vacanza si dirige verso mete a carattere religioso
(chiese, monasteri, musei d’arte religiosa, …). Queste
destinazioni parlano il linguaggio della via pulchritudinis e
per questo sono autentici cammini verso Dio e un aiuto per crescere
nella relazione con Dio. Il turismo religioso richiede cooperazione
tra la Chiesa e le varie figure professionali del settore, per
ottenere rispetto del luogo e delle credenze religiose.
Circa
il turismo dei cristiani, la Chiesa ha il compito di accompagnare il
cristiano con opportune iniziative liturgiche, culturali e sociali,
offrendo accoglienza e servizio a tutti, e cogliendo l’occasione
del turismo per evangelizzare con creatività e dinamica missionaria.
Il
Cardinale Vegliò, rifacendosi ai due documenti base della pastorale
del turismo (Direttorio Peregrinans in terra e Orientamenti
per la Pastorale del Turismo), esorta a potenziare le strutture già
esistenti a livello diocesano e nazionale, e a crearne ove non
esistono, affinché il coordinamento dei progetti e degli sforzi
serva meglio all'evangelizzazione, e l’azione pastorale coinvolga
sempre più i turisti, coloro che lavorano in questo
settore, la comunità che accoglie e coloro che ne subiscono le
conseguenze.
Statistiche
fornite dall'OMT
Nello
specifico, si nota che in Europa gli arrivi hanno raggiunto
quota 503 milioni nel 2011 (+6%), inAsia e Pacifico il
risultato è stato di un +6% negli arrivi, pari ad un totale di 216
milioni di turisti internazionali. I migliori risultati li ha
conseguiti il Sud America con un aumento (per il secondo
anno consecutivo) del 10%. In Nord America gli arrivi sono aumentati
del 3%. In Africa si sono registrati 50 milioni di arrivi
caratterizzati da un aumento del 7% nell’area Sub-sahariana (2
milioni in più) e da una diminuzione nell’area Nord Africana
(-12%). Anche in Medio Oriente vi è stato un calo (-8%),
ossia una perdita di 5 milioni di arrivi turistici internazionali.
Secondo le stime dell’UNWTO la crescita continuerà, seppur in modo
modesto, nel corso del 2012. Questa è prevista essere tra il 3% e il
4%, e quindi il raggiungimento del miliardo di arrivi turistici.
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