Passa ai contenuti principali

La sfida del turismo sui canali navigabili

Proposte turistiche sempre più articolate per solcare le acque dei Navigli Lombardi. La stagione turistica parte domani da Robecco sul Naviglio e accanto alla navigazione tradizionale, che in questi anni ha riscosso grande successo con 25mila presenze nel 2009, decolla dopo una fase sperimentale la suggestiva linea 5 del Parco del Ticino che collega Sesto Calende a Porto Torre attraverso la Conca della Miorina.
Definita «Via dei marmi» perché già nel Trecento
trasportava blocchi di marmo dalle cave di Candoglia sul la¬go Maggiore a Milano per la costruzione del Duomo. «La nostra sfida è far crescere la funzione turistica di un territorio che da una ricerca è risultato sfruttato solo al 4 per cento delle sue potenzialità – ha commentato il presidente della Scarl Emanuele Errico –. Vogliamo proseguire nel creare una valida sinergia».
«Si riparte dalla navigazione perché è un tema su cui la regione Lombardia punterà sempre più in vista dell’Expo 2015 forte dei circa 500 chilometri di vie navigabili – ha sottolineato l’assessore regionale Raffaele Cattaneo –. Naviglio Grande come bellezza del territorio ma anche business». Si potrà navigare sulla linea delle Delizie per chi ama la natura a un prezzo promozionale di 5 euro nel pomeriggio di domani, dalle 15 alle 18.30 dall’imbarcadero di Robecco in occasione della fiera di San Majolo. Trenta i minuti di percorso nella quiete del Parco del Ticino.
Secondo tour domenica partenza da Milano per Abbiategrasso e Magenta tra ville e palazzi storici e abbazie.
Una minicrociera l’8 maggio con la linea 4 dell’Ecomuseo tra Concessa di Trezzo e Vaprio.
Battello, bicicletta o carrozza nella domenica del 13 giugno con la linea dei Fontanili e degli Aironi. Una giornata particolare solcando le acque del Naviglio Grande fino a Gaggiano per proseguire a scelta in sella alla bicicletta o su una antica carrozza.
Avvenire 30.4.10

Commenti

Post popolari in questo blog

La "Madonna che scioglie i nodi" c'è pure a Lainate!

L’acqua calda è già stata trovata. Lo so. Ma sentirselo ricordare è sempre salutare. In questo blog, ad esempio, avevo associato recentemente la figura di papa Francesco col quadro della Madonna che scioglie i nodi. Un’opera fino ad allora a me sconosciuta e che subito mi ha preso. Ciò che non sapevo ancora però è che la devozione a questa immagine esiste pure da tempo nella nostra diocesi ambrosiana. Me lo ha segnalato la sig.ra Emilia Flocchini, della Comunità Pastorale Maria Madre della Chiesa e San Barnaba in Gratosoglio a Milano. Dopo aver letto il mio post mi ha scritto a completamento: “L'elemento interessante sta nel

Buon Natale, nucleo famigliare!

La Natività  (olio su tela, 50×40 cm) di Julio Padrino.  Dipinto realizzato in occasione della 45a rappresentazione del presepe vivente di Cerqueto (2011).   È una scena intima, realistica, questa di Padrino. Quasi una fotografia. Le figure sono proporzionate e non interscambiabili. Il padre non fa capolino dalla cornice, ma partecipa a pieno titolo nel quadro. Il mood non è sdolcinato: c'è qualcosa che impensierisce, ma l'incoraggiamento reciproco prevale. Credo che qualche versetto di Matteo possa fungere da buona didascalia, o almeno io così li leggo: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua moglie; perché ciò che in lei è generato, viene dallo Spirito Santo. Giuseppe fece come l'angelo del Signore gli aveva comandato e prese con sé sua moglie. (Matteo 1,20; 24) A conclusione del Sinodo straordinario sulla famiglia ed in preparazione a quello ordinario, il Natale di quest'anno ci chiede di

Francia: nessun effetto, dal rapporto Sauvé, sulle offerte dei fedeli

Come si dice, in francese, che la trasparenza paga? La traduzione è suggerita dalla Conferenza episcopale d’Oltralpe che, in occasione della fine dell’anno, ha presentato il proprio bilancio economico. Un rendiconto atteso/temuto dopo i casi di pedofilia pubblicati, l’anno precedente, in quella nazione. Anche se l’indagine - dal punto di vista metodologico - non ha trovato tutti gli osservatori d’accordo. Proprio lanciando la periodica campagna di raccolta fondi, il «Denier du culte» (l’obolo dei fedeli), i vescovi francesi non hanno nascosto la loro sorpresa per il passato. «L’anno scorso non abbiamo avuto contraccolpi. Nessun effetto, sulle donazioni», ha dichiarato Ambroise Laurent, vicesegretario generale della Cef con delega alle questioni economiche, si legge, ad esempio, su www.sudouest.fr . Dopo la pubblicazione del rapporto Sauvé, le risorse dell’istituzione cattolica, nel 2021, non ne hanno risentito. Anche se una precisazione è d’obbligo. I dati che stiamo riferendo riguarda...