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Presentazione della prossima ostensione della sindone

È la prima ostensione del nuovo millennio. E i pellegrini che verranno a Torino (se ne sono già prenotati 1,3 milioni) vedranno una Sindone che – nella continuità col passato – ha migliorato la sua visibilità, grazie all’importante intervento di conservazione eseguito nel 2002, con il quale sono state rimosse le «toppe» apposte dalle Clarisse di Chambéry e hanno potuto essere attenuate le profonde pieghe che deturpavano l’immagine. Sono cambiate, da dieci anni a questa parte, anche le condizioni di conservazione. La Sindone è riposta distesa anziché arrotolata, come era avvenuto negli ultimi secoli. In questo modo si riduce il rischio che le «pieghe» del tessuto, formatesi negli anni proprio
a causa dell’arrotolamento, «invadano» parti dell’immagine. L’intervento di conservazione, così come la riposizione distesa, sono stati attuati seguendo le indicazioni della Commissione internazionale di esperti che venne istituita nel 1993 dall’allora Custode pontificio, il Cardinale Giovanni Saldarini. La prof. Mechthild Flury Lemberg, membro della Commissione, ha eseguito nel 2002 gli interventi di conservazione, coadiuvata dalla sua ex-allieva Irene Tomedi.

La visita del Papa - La prossima ostensione, presentata oggi ufficialmente alla stampa internazionale, sarà caratterizzata dalla visita del Santo Padre Benedetto XVI, la domenica 2 maggio. Il Papa si recherà a venerare la Sindone come già il suo predecessore Giovanni Paolo II (24 maggio 1998) e celebrerà la S. Messa in piazza San Carlo. Il cardinale Ratzinger si era già recato a venerare la Sindone durante l’ostensione del 1998, guidando il pellegrinaggio della Congregazione per la dottrina della fede. In quell’occasione aveva tenuto, al Teatro Regio di Torino, una conferenza sul tema «Fede tra ragione e sentimento». La visita di Benedetto XVI consolida la «tradizione» avviata da Giovanni Paolo II, di venerare la Sindone nel corso della Visita pastorale alla Città di Torino. L’allora card. Wojtyła fu a Torino per venerare la Sindone nell’ottobre del 1978, pochi giorni prima della sua elezione al Pontificato. Vi tornò una prima volta da Papa il 13 aprile 1980, e poi il 24 maggio 1998, quando pronunciò un’omelia fondamentale per la dottrina della Chiesa sulla Sindone (http://www.sindone.org/santa_sindone/ vita_di_fede/00024023_Papa_Giovanni_Paolo_II_.html).

Il tema dell’ostensione - Scelto dal Custode Pontificio, Card. Severino Poletto, Arcivescovo di Torino - è «Passio Christi passio hominis»: si intende in questo modo sottolineare il forte collegamento esistente tra l’immagine sindonica, impressionante testimonianza della Passione del Signore, e le molteplici sofferenze degli uomini e delle donne di oggi, perché trovino nella Sindone un sicuro riferimento di fede che rinvia alla misericordia di Dio e al servizio verso i fratelli. Un richiamo che diventa tanto più significativo nella difficile situazione di crisi occupazionale ed economica che colpisce particolarmente il territorio torinese.

I promotori - L’ostensione del 2010 viene organizzata, come già nel 1998 e nel 2000, dall’arcidiocesi di Torino in collaborazione con Comune e Provincia di Torino e con la Regione Piemonte: la Chiesa italiana e la diocesi di Torino, con gli enti pubblici, hanno messo a disposizione notevoli risorse economiche e organizzative per sostenere un avvenimento che, pur essendo essenzialmente di natura ecclesiale, costituisce anche una grande opportunità per conoscere Torino e il suo territorio. Un contributo fondamentale è venuto inoltre dalle due Fondazioni bancarie torinesi, Fondazione CRT e Compagnia di San Paolo che, con i fondi messi a disposizione, mirano a realizzare opere di miglioramento permanenti alle strutture espositive e museali nell’area del Duomo e di Palazzo Reale. Altri «sponsor» sono stati coinvolti, a vario titolo, nell’organizzazione dell’ostensione: e a tutti va il sentito e cordiale ringraziamento del Custode e del Comitato organizzatore.

I volontari - Come sempre l’ostensione della Sindone è resa possibile dalla presenza dei volontari, provenienti dalle comunità cristiane torinesi e da altre associazioni: sono oltre 4 mila, e provvedranno a tutti i servizi di accoglienza dei pellegrini lungo il percorso, all’assistenza sanitaria e per i disabili, all’accoglienza nelle chiese del centro storico dove si terranno celebrazioni liturgiche o dove i pellegrini si recheranno in visita.

Il percorso – Si snoda attraverso i Giardini Reali bassi e gli ambienti suggestivi degli infernotti della Manica Nuova di Palazzo Reale e del Teatro Romano. Come già nelle ostensioni precedenti i pellegrini troveranno, prima di accedere al Duomo, la «prelettura», un filmato con accompagnamento musicale che prepara a individuare e riconoscere le principali caratteristiche dell’immagine sindonica. All’uscita dal Duomo è stata invece allestita la penitenzieria, con la presenza di sacerdoti per ascoltare le confessioni dei fedeli (disponibili in varie lingue) e la cappella dell’adorazione, dove ogni giorno, dopo la Messa del mattino, viene portato dal Duomo il Santissimo Sacramento.

La giornata della Sindone - Prevede, oltre alla Messa ogni mattina alle 7, con la recita delle Lodi, il flusso dei pellegrini fino alle 20 (con prolungamento serale in alcuni giorni). Alle 21 il Duomo riapre per ospitare incontri di preghiera e alcune importanti iniziative culturali fra cui le conferenze del Card. Schönborn, Arcivescovo di Vienna, di mons. Timothy Verdon e di mons. Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio per la Cultura. È prevista anche la visita alla Sindone di qualificati rappresentanti del Patriarcato ecumenico di Costantinopoli e del Patriarcato di Mosca. Tutti gli appuntamenti in calendario si trovano sul sito ufficiale (http://www.sindone.org/santa_sindone/news_e_info/00023942_Calendario_eventi.html). Il mercoledì pomeriggio è particolarmente dedicato al pellegrinaggio degli ammalati e dei loro accompagnatori.

Internet - Il ricorso a Internet è stato fondamentale per il sistema delle prenotazioni: e però occorre ricordare che l’ostensione della Sindone rimane un’esperienza personale e fisica, un «venire a vedere» che non può essere sostituito da alcuna «visita virtuale».

Il sito ufficiale - Sempre su Internet si rivela di grande utilità il servizio del sito www.sindo- ne.org, completamente rinnovato per l’ostensione, dove sono raccolti i testi e le informazioni relativi a tutti gli aspetti dell’organizzazione dell’ostensione. Il sito è interamente tradotto in inglese e francese (grazie alla collaborazione con la Città di Chambéry e il dipartimento della Savoia), e contiene le informazioni principali in tedesco, russo, spagnolo. Sul sito ufficiale della Sindone sono raccolte anche le informazioni del Centro internazionale di Sindonologia (http://www.sindone.org/santa_sindone/scienza/00023997_Centro_Inter._di_Sindonologia.html) di Torino e del Museo della Sindone (http://www.sindone.org/ santa_sindone/scienza/00023975_Il_Museo.html). Il sito è gestito con la collaborazione della diocesi di Torino e del Servizio informatico della Conferenza episcopale italiana. Sempre sul sito si trova la «lettura del Telo» che consente, attraverso fotografie e testi, di approfondire la conoscenza dettagliata dell’immagine sindonica. Le immagini che corredano il servizio sono curate dalla società Hal9000 (http://www.haltadefinizione.com/). Il lavoro è in via di completamento.

La giornata del 10 aprile – Nella mattinata di sabato 10 aprile è prevista la visita in anteprima alla Sindone riservata ai giornalisti ed agli operatori dei mass media. Al termine del percorso il cardinale Custode, l’Arcivescovo di Torino Severino Poletto, e i responsabili dell’ostensione saranno a disposizione per le interviste. Per partecipare è assolutamente necessario accreditarsi sul sito già nei giorni precedenti (solo chi è in possesso dell’accredito potrà accedere al percorso).

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