Passa ai contenuti principali

Giornata mondiale turismo: Santa sede, sì green economy. Cominciare da acqua


Con lo sguardo rivolto al futuro, il turismo sarà un vero vantaggio nella misura in cui riuscirà a gestire le risorse secondo criteri di “green economy”, un’economia il cui impatto ambientale si mantenga entro limiti accettabili”. È quanto si legge nel messaggio del Pontificio Consiglio per la pastorale per i migranti e gli itineranti in occasione della Giornata mondiale del turismo, in programma il 27 settembre sul tema “Turismo e acqua: proteggere il nostro comune futuro”. “Promuovere un turismo ecologico, rispettoso e sostenibile, che può
certamente favorire la creazione di posti di lavoro, sostenere l’economia locale e ridurre la povertà”: questa, in sintesi, la proposta del Messaggio, diffuso oggi, in cui si afferma il “ruolo fondamentale” del turismo, che nella tutela dell’ambiente può essere “un suo grande alleato, ma anche un feroce nemico”. Se, ad esempio, “alla ricerca di un beneficio economico facile e rapido, si consente all’industria turistica di inquinare un luogo, questo cesserà di essere una meta ambita dai turisti”. Lo scorso anno, ricorda la Santa Sede, “è stato superato il traguardo di un miliardo di turisti internazionali, a cui si devono sommare le cifre ancor più alte del turismo locale”.
Circa un miliardo di persone non ha accesso all’acqua potabile”, denuncia la Santa Sede, e “le sfide legate a questo problema aumenteranno in modo significativo nei prossimi anni, soprattutto perché è mal distribuita, inquinata, sprecata o si dà priorità ad alcuni usi in modo errato o ingiusto, a cui si aggiungeranno le conseguenze del cambiamento climatico”. “Anche il turismo - si legge nel messaggio - compete molte volte con altri settori per il suo utilizzo e non di rado si costata che l’acqua è abbondante e si sperpera nelle strutture turistiche, mentre per le popolazioni circostanti scarseggia”. Per la Santa Sede, “la gestione sostenibile di questa risorsa naturale è una sfida di ordine sociale, economico e ambientale, ma soprattutto di natura etica, a partire dal principio della destinazione universale dei beni della terra, che è un diritto naturale, originario”. “Il nostro impegno in favore del rispetto della creazione nasce dal riconoscerla come un dono di Dio per tutta la famiglia umana e dall’ascoltare la richiesta del Creatore, che ci invita a custodirla, consapevoli di essere amministratori, e non padroni, del dono che ci fa”, l’ammonimento del dicastero pontificio, che ricorda come “l’attenzione per l’ambiente è un tema importante per Papa Francesco”, al quale ha fatto numerose allusioni fin dall’inizio del suo pontificato.
Tutti coloro che sono coinvolti nel fenomeno del turismo hanno una forte responsabilità nella gestione dell’acqua, in modo che questo settore sia effettivamente fonte di ricchezza a livello sociale, ecologico, culturale ed economico”, ammonisce la Santa Sede, che chiede “una maggiore determinazione da parte dei politici e degli imprenditori” che si traduca “in impegni vincolanti, precisi e verificabili”. In concreto, suggerisce il dicastero pontificio, “mentre si deve lavorare per riparare i danni causati, si deve anche favorire il suo uso razionale e ridurre al minimo l’impatto, promuovendo politiche adeguate e fornendo dotazioni efficienti, che aiutino a proteggere il nostro futuro comune”. “Il nostro atteggiamento verso la natura e la cattiva gestione che possiamo fare delle sue risorse non possono gravare né sugli altri né tantomeno sulle generazioni future”, il grido d’allarme, che chiede “un cambiamento di mentalità che porti ad adottare uno stile di vita diverso, caratterizzato dalla sobrietà e dall’autodisciplina”, a partire dai “piccoli gesti che ci permettono di non sprecare o contaminare l’acqua”. Nel messaggio, si auspica un modello di turista “consapevole”, che “rifletta sulle sue responsabilità e sull’impatto del suo viaggio” per “giungere alla convinzione che non tutto è permesso, anche se personalmente ne potrebbe assumere l’onere economico”.
Agensir

Commenti

Post popolari in questo blog

La "Madonna che scioglie i nodi" c'è pure a Lainate!

L’acqua calda è già stata trovata. Lo so. Ma sentirselo ricordare è sempre salutare. In questo blog, ad esempio, avevo associato recentemente la figura di papa Francesco col quadro della Madonna che scioglie i nodi. Un’opera fino ad allora a me sconosciuta e che subito mi ha preso. Ciò che non sapevo ancora però è che la devozione a questa immagine esiste pure da tempo nella nostra diocesi ambrosiana. Me lo ha segnalato la sig.ra Emilia Flocchini, della Comunità Pastorale Maria Madre della Chiesa e San Barnaba in Gratosoglio a Milano. Dopo aver letto il mio post mi ha scritto a completamento: “L'elemento interessante sta nel

Donne nude di una tribù trattate come animali da circo. E' polemica

Siamo nelle Isole Andaman, in India. Un video (pubblicato dal sito dell'Observer) mostra delle donne di una tribù primitiva protetta che danzano per i turisti in cambio di cibo (oppure dopo bicchieri di vino versati da un poliziotto per il quale avevano dato spettacolo). Il video ha provocato la collera dei movimenti umanitari e ha determinato l'apertura di un'inchiesta. Secondo la legge indiana varata per proteggere i gruppi tribali dalle contaminazioni esterne, dai pericoli e dalle malattie, è proibito fotografarle, riprenderle ed entrare in contatto con loro. Il ministro indiano degli Affari Tribali, V. Kishore Chandra Deo. ha assicurato che prenderà delle

Buon Natale, nucleo famigliare!

La Natività  (olio su tela, 50×40 cm) di Julio Padrino.  Dipinto realizzato in occasione della 45a rappresentazione del presepe vivente di Cerqueto (2011).   È una scena intima, realistica, questa di Padrino. Quasi una fotografia. Le figure sono proporzionate e non interscambiabili. Il padre non fa capolino dalla cornice, ma partecipa a pieno titolo nel quadro. Il mood non è sdolcinato: c'è qualcosa che impensierisce, ma l'incoraggiamento reciproco prevale. Credo che qualche versetto di Matteo possa fungere da buona didascalia, o almeno io così li leggo: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua moglie; perché ciò che in lei è generato, viene dallo Spirito Santo. Giuseppe fece come l'angelo del Signore gli aveva comandato e prese con sé sua moglie. (Matteo 1,20; 24) A conclusione del Sinodo straordinario sulla famiglia ed in preparazione a quello ordinario, il Natale di quest'anno ci chiede di