Franca Giansoldati, per
il Messaggero.it, ha fatto una lunga e bella intervista a papa
Francesco. Riporto due risposte del
pontefice dove egli afferma che il suo programma è quello chiesto
dai cardinali e con loro concordato nel pre-conclave. L'immagine
leaderistica che molti attribuiscono a Bergoglio, in antitesi a forze
reazionarie, viene così un po' spuntata.
Dove sta andando la
Chiesa di Bergoglio?
«Grazie a Dio non ho
nessuna Chiesa, seguo Cristo. Non ho fondato niente. Dal punto di
vista dello stile non sono cambiato da come ero a Buenos Aires. (...) Sul programma, invece,
seguo quello
che i cardinali hanno chiesto durante le congregazioni
generali prima del conclave. Vado in quella direzione. Il Consiglio
degli otto cardinali, un organismo esterno, nasce da lì. Era stato
chiesto perché aiutasse a riformare la curia. Cosa peraltro non
facile perché si fa un passo, ma poi emerge che bisogna fare questo
o quello, e se prima c'era un dicastero poi diventano quattro. Le mie
decisioni sono il frutto delle riunioni pre conclave. Nessuna cosa
l'ho fatta da solo».
Un approccio
democratico...
«Sono state decisioni
dei cardinali. Non so se un approccio democratico, direi più
sinodale, anche se la parola per i cardinali non è appropriata».
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