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Francia: nessun effetto, dal rapporto Sauvé, sulle offerte dei fedeli

Come si dice, in francese, che la trasparenza paga? La traduzione è suggerita dalla Conferenza episcopale d’Oltralpe che, in occasione della fine dell’anno, ha presentato il proprio bilancio economico. Un rendiconto atteso/temuto dopo i casi di pedofilia pubblicati, l’anno precedente, in quella nazione. Anche se l’indagine - dal punto di vista metodologico - non ha trovato tutti gli osservatori d’accordo. Proprio lanciando la periodica campagna di raccolta fondi, il «Denier du culte» (l’obolo dei fedeli), i vescovi francesi non hanno nascosto la loro sorpresa per il passato. «L’anno scorso non abbiamo avuto contraccolpi. Nessun effetto, sulle donazioni», ha dichiarato Ambroise Laurent, vicesegretario generale della Cef con delega alle questioni economiche, si legge, ad esempio, su www.sudouest.fr . Dopo la pubblicazione del rapporto Sauvé, le risorse dell’istituzione cattolica, nel 2021, non ne hanno risentito. Anche se una precisazione è d’obbligo. I dati che stiamo riferendo riguarda
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A Dio, don Vittorio Ferrari. Cercatore di Gesù nel volto dei poveri

Ieri è morto improvvisamente, per infarto, don Vittorio Ferrari. Si trovava in Perù, da 15 anni,  come fidei donum. Siamo stati insieme, a Sesto San Giovanni, per molti anni.  Lui come cappellano dell’ospedale, io come vicario nella parrocchia di territorio. Aveva una frequentazione abituale con la mia casa.  Il rapporto tra me e mia mamma, gli ricordava gli inizi del suo ministero e  la cura che anch’egli ebbe per la sua. Tengo con me tanti ricordi.  Riporto solo due brevi testi che mi ha inviato recentemente, il 30 settembre e l’1 ottobre 2021.  Le sue email erano sempre evocative più che descrittive. E anche la sintassi era un flusso di coscienza...  Per rispetto, faccio un semplice copia/incolla. La prima missiva, fa riferimento ad una mia intervista televisiva,  nella quale annunciavo un pellegrinaggio diocesano a Lourdes. i eri ti ho sentito in arretrato su diocesi chiesa di milano bello il tuo intervento giovanile speranzoso...come stai? io benino e notizie di tua madre...?

Un Natale di bontà, tesoro dato al povero e al ricco

La notte è scesa e brilla la cometa che ha segnato il cammino. Sono davanti a Te, Santo Bambino! Tu, Re dell’universo, ci hai insegnato che tutte le creature sono uguali, che le distingue solo la bontà, tesoro immenso, dato al povero e al ricco. Gesù, fa' ch'io sia buono, che in cuore non abbia che dolcezza. Fa' che il tuo dono s'accresca in me ogni giorno e intorno lo diffonda, nel Tuo nome. ( A Gesù bambino , Umberto Saba )

Una Buona Pasqua con i discepoli di Emmaus

...Con l'augurio di saper leggere le circostanze, da pellegrini, superando le tristezze.  Il Signore è “già” risorto. Nell'incontro personale, nella condivisione coi bisognosi. James Tissot, The Pilgrims of Emmaus on the Road, Brooklyn Museum «E partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: “Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone”. Essi poi riferirono ciò che era accaduto lungo la via e come lo avevano riconosciuto nello spezzare il pane».  (Lc 24, 33-35)

L'augurio natalizio dei pastori: «Laudato si’, mi’ Signore»

Adorazione dei pastori (Giorgione) Quest'anno, conduco, su Radio Mater, la rubrica  Laudato si'. In cammino verso la cura della casa comune.   Va in onda ogni primo giovedì del mese, alle ore 18.35.  Papa Francesco, ha chiesto di riprendere l'enciclica, nel 5° anniversario della pubblicazione, meditandola per un anno intero. Da questa esperienza traggo il mio augurio natalizio, proponendo un esercizio da fare davanti al presepe. Guardiamo ai pastori. Sono persone semplici che lavorano immersi nel Creato. Sono i primi testimoni della nascita di Gesù. Durante quella notte - mi piace immaginare - tramandano ai loro figli il racconto della Creazione… Insieme all'impegno degli uomini per coltivare e custodire questo dono.  Il mondo - anche quello di allora - era abitato da morte e vita. Ma i pastori si sono fidati di quell'annuncio.  Poiché,   c’è sempre un terreno, da cui ripartire, per coltivare qualcosa di buono…  Quindi, «Laudato si’, mi’ Signore».  Questo Natale sia

Laudato Si’ e l’impegno costante verso i valori di comunità

In occasione del quinto anniversario della Laudato Si' tante le iniziative che mettono al centro i valori cristiani, il rispetto e la responsabilità personale e collettiva Dal 16 al 24 maggio  si celebra il  quinto anniversario della Laudato Si’  che ha riunito, nel tempo, intorno a sé e agli insegnamenti di Papa Francesco tante comunità che, con generosità e impegno, si spendono sul territorio affinché parole come  dignità  della persona,  responsabilità  verso il bene comune,  ambiente ,  generazioni future  diventino azioni concrete, iniziative di valore, momenti di condivisione e riflessione oltre che aiuto reciproco. Valori più che mai sentiti visto il momento storico che si sta attraversando e che vede tutti coinvolti e chiamati ad agire per come e quanto può essere possibile. Durante la settimana, tra le iniziative che si potranno seguire anche attraverso l’  #LaudatoSi5  da segnalare certamente i  Cammini del Turismo Religioso  da vivere come momento di introspe

Settimana della Laudato si' e mese mariano

Che l'ottica ci aiuti! All'epoca, il fenomeno della  « rifrazione »  (es. la cannuccia dritta, immersa in un bicchiere d'acqua, sembra storta) ebbe il sopravvento nei commenti. A distanza di cinque anni - l'anniversario cade proprio in questo maggio 2020 - alla  Laudato si' , di papa Francesco, si guarda con più equilibrata  « riflessione »  (un fenomeno che prevede quote di assorbimento, trasmissione oltre che rimando). È tornata evidente, ad esempio, l'impronta originaria: si tratta di un’enciclica sociale. Mentre l’idea che non ci può essere giustizia sociale in un ambiente degradato, e che tutto è connesso, trova una lettura più decantata. L'adrenalina - messa in circolo dal Coronavirus - ha senz'altro aperto più occhi. È la stessa pandemia che conferma la sovrapposizione dei piani (ecologici, sanitari, economici, geografici...). Una tesi, in vero, già conosciuta dalla Chiesa. Giovanni Paolo II, durante una udienza generale (2001), disse