Resurrezione
è generosità. Di Dio prima di tutto. Ma anche nostra risposta grata.
Un
racconto può dirlo meglio.
Auguri
di S. Pasqua,
don
Massimo
Perché la gallina non
ha le piume variopinte
Una volta una gallina
aveva piume splendenti e variopinte come il gallo e magnifici
bargigli corallini.
Venne la Pasqua; si diffuse la notizia che Gesù Nazareno era risorto.
Venne la Pasqua; si diffuse la notizia che Gesù Nazareno era risorto.
Cose ed Animali, per
fargli festa, decisero
di offrirgli tutti un loro dono.
Il fagiano gli portò una
lunga piuma verde e d'oro; il rosaio si coprì di fiori, la
conchiglia offrì perle, l'usignolo una canzone. Persino il serpente
a sonagli venne a Gesù, suonando una strana musica.
La gallina non aveva che
un uovo: il solito uovo di tutti i giorni, e si vergognava a donargli
una cosi povera cosa. Fosse stato almeno di zucchero o vivacemente
colorato!
Passò una fata di lì,
una fatina vanitosa, udì i suoi lamenti e volle aiutarla. Ella
avrebbe tuffato l'uovo nell'arcobaleno, perché gli rubasse i suoi
bei colori, ma in cambio la gallina doveva regalarle le sue piume
variopinte per la veste della domenica e i bargigli per una collana.
Accettato e fatto.
La gallina divenne una
povera bestiola senza bellezza, ma l'uovo offerto a Gesù pareva una
gemma.
Da allora il giorno di
Pasqua si regalano ai bimbi uova meravigliose di zucchero e di
cioccolata, per ricordare la gallinella buona, che voleva bene a
Gesù.
Racconto di Pasqua (di
Pia Ballabio)
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