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Auguri natalizi col presepe

Nicola Maciariello di Riardo, allestitore di presepi napoletani “Non testimonia semplicemente la nascita di un bambino, ma il collocarsi di questo Bambino in un tessuto di relazioni e di esistenze umane di cui egli è il centro. Il presepe è un modo assai efficace di dire che la fede pervade la vita, la vita di tutti, la storia, le vicende di un villaggio, di un paese, di una regione che si illuminano di quella presenza”. Card. Giuseppe Betori

Un santo augurio di Pasqua

Quando fai il segno della croce, fallo bene. Non così affrettato, rattrappito, tale che nessuno capisce cosa debba significare. No, un segno della croce giusto, cioè lento, ampio, dalla fronte al petto, da una spalla all’altra. Senti come esso ti abbraccia tutto? Raccogliti dunque bene; raccogli in questo segno tutti i pensieri e tutto l’animo tuo, mentre esso si dispiega dalla fronte al petto, da una spalla all’altra. Allora tu lo senti: ti avvolge tutto, ti consacra, ti santifica. Perché? Perché è il segno della totalità ed il segno della redenzione. Sulla croce nostro Signore ci ha redenti tutti. Mediante la croce egli santifica l’uomo nella sua totalità, fin nelle ultime fibre del suo essere. Perciò lo facciamo prima della preghiera, affinché esso ci raccolga e ci metta spiritualmente in ordine; concentri in Dio pensieri, cuore e volere; dopo la preghiera, affinché rimanga in noi quello che Dio ci ha donato. Nella tentazione, perché ci irrobustisca. Nel pericolo, perché ci prot