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Visualizzazione dei post da dicembre, 2013

La moltiplicazione del Natale

Marino Di Fazio,  pittura naif  Consolate, consolate il mio popolo, dice il vostro Dio. Parlate al cuore di Gerusalemme e proclamatele che il tempo della sua schiavitù è compiuto; che il debito della sua iniquità è pagato, che essa ha ricevuto dalla mano del SIGNORE

L'albero di Natale non è un simbolo pagano

L’usanza d’avere e di decorare un albero durante l’Avvento in preparazione alle feste di Natale, è entrata largamente nelle case cristiane. Lo troviamo nelle chiese, nelle strade, nei negozi ed anche sui giornali, senza però, uno speciale riferimento cristiano. Sembra che l’albero si presenti come alternativa al presepe di tradizione latina o, come alcuni dicono, come simbolo delle feste invernali e del nuovo anno. Invece pochi segni, sono tanto antichi e così specificatamente cristiani come l’albero di Natale, visto che il suo obiettivo è

Lussemburgo: l'arcivescovo Hollerich in birreria per il primo “theobar”

L’appuntamento è per questa sera, alle 19.30, al Big Beer Company, un locale nel centro di Lussemburgo.  Ci sarà l’arcivescovo Jean-Claude Hollerich che parteciperà al primo “TheoBar”, una iniziativa sostenuta dalla arcidiocesi che consiste in una serie di incontri, a cadenza mensile, in un bar in città, con relatori di spicco per affrontare temi legati al

Quattro processioni italiane riconosciute dall’Unesco “patrimonio dell’umanità”

Antonio Staglianò, vescovo di Noto e membro della Commissione Cei per la cultura e le comunicazioni sociali, analizza l’attribuzione di "patrimonio dell’umanità" a quattro famose processioni italiane: "Si riconosce che la fede, nelle sue forme semplici e popolari, ha una grande valenza culturale, dove la cultura è intesa come luogo in cui l’uomo diventa più uomo". I rischi del folklorismo, del "fissismo" e delle commistioni mafiose. La Macchina di Santa Rosa a Viterbo, i Gigli di Nola, la Varia di Palmi e i Candelieri di Sassari: sono queste le quattro processioni italiane riconosciute dall’Unesco come “patrimonio dell’umanità”. Anche la pietà popolare, quindi, è “cultura”: ma qual è il confine tra cultura e folklore, religiosità di popolo e devozionismo? Ne abbiamo

Si dice il presidente o la presidente? La Crusca bacchetta con ironia

Il Corsera di oggi riporta un articolo relativo all'Accademia della Crusca. Diverse sono le considerazioni e le novità, soprattutto circa i neologismi. Qui cito però un passaggio relativo alla vexata quaestio  sulla quale soffia chi vorrebbe i nomi di mestieri resi curiosamente al femminile per par conditio . Quella della Crusca mi sembra una posizione espressa con simpatica ironia; condivisibile. A proposito, «il» presidente» o «la» presidente della Crusca,

Prato: morti in un incendio alcuni cinesi. Il mio commento a Radio Marconi

Questa mattina alle ore 10, e in replica alle 17.40, sono intervenuto a Radio Marconi commentando l'episodio di cronaca avvenuto ieri a Prato: la morte di alcuni cinesi causata da un incendio divampato nella fabbrica dove lavoravano ed abitavano.    Siamo alle solite: si parla di qualcosa a partire da una emergenza. Grave, certamente. E mortale, come abbiamo visto. Ma guai a leggere un fenomeno basandosi solo su episodi. Ricordo solo qualche numero per inquadrare la riflessione. I cinesi in Italia sono 200.000: 20mila a Milano; 12mila a Roma;