Fu il “genio inquieto” del Rinascimento. Poche vicende umane e artistiche hanno il fascino di quella di Lorenzo Lotto, straordinario interprete della pittura del Cinquecento, acuto testimone di un’epoca di cui ha saputo svelare la dimensione interiore e le contraddizioni. Ma nonostante il suo tormentato itinerario umano – o forse proprio per questo -, Lotto è innanzitutto un pittore di grande originalità e di eccezionale statura artistica. Come, d’altra parte, dimostra ancora una volta il mirabile dipinto in mostra in questi giorni al Museo Diocesano, nell’ambito della manifestazione Un capolavoro per Milano: una Natività, proveniente dalla Pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia. L'umanità adora il Messia Il recente restauro ne ha messo in evidenza tutta la smagliante bellezza. Il soggetto è “classico” (la visita dei
Homo sum, humani nihil a me alienum puto (Publio Terenzio Afro)