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Visualizzazione dei post da agosto, 2009

Montserrat, il cuore sacro dell'Europa

«Qualcuno potrà definire questo come uno spazio in cui l’amore può circolare, in cui le varie presenze sono compaginate attorno a una ricerca di vita piena, di respiro, di libertà interiore. Tutto ciò significa riconoscere quel luogo come santuario». ltre quarant’anni fa ero un giovane studente di economia, profondamente convinto della mia fede, intenzionato a impegnarmi in politica da cristiano, attento al nuovo soffio che spirava dal Vaticano II. Decisi di recarmi in pellegrinaggio a Montserrat, un santuario di cui avevo sentito tanto parlare, anche come oasi di libertà sotto il regime franchista. E fu in quella chiesa – che oltre all’immagine venerata della Vergine di Montserrat

Dalla Lombardia alla Perdonanza de l'Aquila

Perché andrà a l’Aquila? «Per mettere una didascalia a qualche foto». Don Massimo Pavanello, delegato per la pastorale del turismo e dei pellegrinaggi della Lombardia, risponde con una battuta. Ma l’argomentare è serio. Come serio è ciò che si aspettano i vescovi abruzzesi dall’anno giubilare: “Anche nella tragica esperienza del terremoto, hanno detto, l’invito è a riscoprire la vocazione universale alla santità, ad approfondire la ricerca di Dio attraverso la via del silenzio e a riscoprire il valore della natura come dono di Dio da ‘usare’ e non da ‘abusare’ educando a stili di vita di sobrietà e di solidarietà”. Don Massimo, il 28 e 29 agosto lei sarà in Abruzzo per le celebrazioni di S. Celestino. Cosa significa questa sua presenza?